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Dai, non scherziamo…Ho respinto al mittente con un certo fastidio i commenti pervenutimi via smartphone pochi minuti dopo la fine della gara di Bellinzona. “Anche quest’anno avremo difficoltà ad andare in rete ” oppure “Non si può non fare neanche un gol ad una neopromossa nella seconda divisione del campionato svizzero”. Dai, non scherziamo… Anzitutto, tanto per zittire chi mi ha mandato il primo commento, ci tengo a sottolineare che il Monza di Stroppa che ha conquistato la Serie A ha realizzato 60 reti nelle 38 gare di campionato. Solo il Benevento ha fatto meglio. E nei playoff Gytkjaer e compagni hanno segnato la bellezza di 10 gol in 4 partite. Quindi, per cortesia, non diciamo stupidaggini. Se poi c’è anche qualcuno che si lamenta perché a poco più di una settimana dal raduno e dalla ripresa degli allenamenti non si riesce a far gol al Bellinzona, il mio suggerimento è di andare…un po’ in vacanza, perché forse questo qualcuno ne ha proprio bisogno. Il Monza è un cantiere in fervente attività, esattamente come una parte dell' U-Power Stadium. Non solo perché la preparazione è appena iniziata, ma anche e soprattutto perché la squadra è in piena fase di assemblaggio. Così come ci auguriamo che la parte di stadio su cui si sta lavorando sia pronta quanto prima, diventa altrettanto importante che l’organico a disposizione di Stroppa venga definito in tempi non troppo lunghi. Oggi il tecnico del Monza si ritrova a lavorare con una quantità di giocatori smisurata, il che ritengo gli crei qualche difficoltà anche a livello organizzativo. Ben vengano quei tasselli mancanti per poter ambire a quel decimo posto in classifica che la società sta dichiarando ai quattro venti essere il suo obiettivo; con un occhio alla qualità, ma anche alla voglia di approdare in biancorosso e alle conseguenti motivazioni. Ma occorre anche sfoltire i ranghi e non c’è dubbio che Galliani, Antonelli e Modesto stiano lavorando proficuamente anche su questo punto. Il tifoso che c’è in me, consapevole delle difficoltà insite in una serie A affrontata per la prima volta nella storia, firmerebbe oggi, molto pragmaticamente, per una salvezza dignitosa con un piazzamento nella parte destra della classifica. Capisco tuttavia che l’asticella delle ambizioni di una proprietà che ha vinto tutto nel calcio sia posizionata più in alto e che, considerato che non stiamo disquisendo di politica, la stessa proprietà abbia eccezionalmente quale obiettivo quello di stare a sinistra! In classifica. Paolo Corbetta foto Buzzi