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Il video degli stagisti che hanno esultato al gol dell’Inter durante una diretta di Sky Sport ha acceso un acceso dibattito sull’imparzialità dell’informazione sportiva.
La scena, ripresa dalle telecamere e circolata in rete, ha spinto il direttore Federico Ferri a intervenire con un duro richiamo interno rivolto a tutta la redazione.


L’episodio in diretta: l’esultanza dietro le vetrate

L’incidente è avvenuto domenica pomeriggio, durante l’aggiornamento in diretta del match Verona–Inter.
Mentre il conduttore annunciava il gol del 2-0 nerazzurro al 93° minuto, sullo sfondo, dietro una vetrata opacizzata, si intravedono alcune persone saltare e abbracciarsi per l’esultanza.
Un momento fugace ma sufficiente a scatenare polemiche e accuse di faziosità, rilanciate in poche ore da migliaia di utenti sui social.

Secondo quanto precisato dallo stesso direttore, si tratta di due stagisti dell’area social, non appartenenti alla redazione giornalistica. Ma la vicenda è bastata per costringere la direzione a un intervento deciso.


La lettera del direttore Federico Ferri: “Scena indegna della nostra professione”

In una lettera interna indirizzata ai giornalisti di Sky Sport, Federico Ferri ha espresso «profonda amarezza» per quanto accaduto, sottolineando come la credibilità di un’emittente non possa essere messa in discussione da simili leggerezze.

“La redazione si è resa protagonista di una scena indegna della nostra professione e del prestigio di Sky Sport. Dico ‘la redazione’ perché per chi guarda non esistono i singoli: c’è Sky Sport, punto.”

Ferri ha ricordato che l’imparzialità e la sobrietà sono «elementi imprescindibili per una testata giornalistica» e che «esultare per una squadra o chiedere foto e maglie ai calciatori non fa parte del mestiere del giornalista».


“Basta con i tifosi travestiti da cronisti”

Il direttore ha poi allargato il discorso anche ai comportamenti sui social e negli stadi, avvertendo che chi dimostra di non essere imparziale o professionale verrà considerato “editorialmente inadatto” per ruoli pubblici o di responsabilità in redazione.

“Chi fa il tifoso, chi dimostra di non essere imparziale o di dare giudizi condizionati, verrà giudicato inadatto a rappresentare Sky Sport. Vediamo se così entra nella testa di tutti”.

Una presa di posizione netta che ha trovato consenso anche tra molti professionisti del settore, preoccupati per il progressivo scivolamento del giornalismo sportivo verso l’intrattenimento da tifo.