x

x

Il rapporto tra giovani, scuole e imprese continua a essere uno dei temi centrali per comprendere come evolvono le dinamiche economiche del territorio. Molti settori stanno cambiando rapidamente, trasformati dall’innovazione e dalla necessità di nuove competenze, mentre le aziende sono chiamate a tenere il passo con questa transizione.
La ricerca di personale qualificato diventa così una sfida che coinvolge non solo il mondo del lavoro, ma anche quello della formazione e dell’orientamento, chiamati a collaborare per costruire percorsi coerenti con le richieste del mercato.
In questo scenario si inseriscono le analisi svolte negli ultimi mesi, che hanno evidenziato come il rapporto tra scuole e imprese sia sempre più decisivo per evitare crisi e squilibri difficili da colmare.
Un tema che, soprattutto in territori ad alta concentrazione produttiva, assume un peso particolare.

ufficio

Brianza, lavoro e personale: il nodo delle figure professionali

Il territorio della Brianza fotografa una situazione complessa: secondo i dati analizzati dai colleghi de Il Giorno, oltre la metà delle aziende fatica a reperire figure professionali adeguate. Il problema riguarda settori molto diversi tra loro, dalla meccanica all’elettronica, dal legno arredo alle costruzioni, fino a turismo e ristorazione.
Mancano saldatori, falegnami, verniciatori, pasticcieri, gelatai, programmatori informatici e addetti alle buste paga. Una carenza che, complessivamente, raggiunge oltre 12mila lavoratori e che rischia di rallentare un sistema produttivo storicamente dinamico.
Il divario tra competenze richieste dalle imprese e competenze acquisite dai giovani resta il nodo centrale. Il sistema formativo locale, infatti, diploma solo una parte dei profili necessari e non sempre con competenze aggiornate ai nuovi processi produttivi.

Formazione, orientamento e imprese: le soluzioni per colmare il gap

Afol Monza e Brianza, insieme ad Assolombarda e all’Ufficio scolastico territoriale, ha evidenziato come orientamento e formazione rappresentino gli strumenti decisivi per affrontare il problema. Le scuole secondarie e i percorsi professionali vengono chiamati a rafforzare l’interazione con le imprese, creare collegamenti stabili e guidare i ragazzi verso i settori con maggiori opportunità.
Il calo demografico incide, ma pesa anche la scarsa conoscenza delle reali possibilità occupazionali. In provincia operano oltre 5.700 aziende guidate da giovani under 35, un patrimonio che potrebbe crescere se supportato da competenze mirate.
Tra le iniziative presentate spiccano i progetti per avvicinare gli studenti alle discipline Stem, dai laboratori meccanici di “Eureka funziona” ai percorsi robotici di RoboLab, fino alla piattaforma Job Twenty che mette in contatto giovani e imprese. Obiettivi: ridurre il mismatch e avvicinare gli studenti alle figure professionali più richieste.