Lotta al pezzotto, diverse sanzioni in Brianza: cosa sta succedendo
Guardia di Finanza e Agcom contro lo streaming illegale

Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, ha sottolineato l’importanza di queste sanzioni come parte di un’azione congiunta per promuovere la cultura della legalità. “È il concreto segnale di come azioni congiunte siano funzionali a sedimentare quella cultura della legalità e tutelare il diritto d’autore, inteso anche come difesa di un intero comparto di lavoratori,” ha dichiarato. Secondo Capitanio, lo streaming illegale genera una perdita annuale di 300 milioni di euro per il sistema calcio, con ripercussioni su numerosi professionisti del settore. Le multe rappresentano un primo passo per scoraggiare l’uso di dispositivi come il “pezzotto” e sensibilizzare gli utenti sulle conseguenze delle loro scelte.
Sanzioni e blacklist: le conseguenze per i trasgressori

Chi utilizza il “pezzotto” rischia non solo una sanzione economica, ma anche l’inserimento in una blacklist. In caso di reiterazione del reato, la multa può salire fino a 5.000 euro, con la possibilità di conseguenze penali. L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza si avvale della piattaforma PiracyShield, un sistema che ha permesso di bloccare 43.691 siti pirata da febbraio 2024 a oggi. Questa collaborazione tra Agcom, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Guardia di Finanza, titolari dei diritti e operatori telefonici si è rivelata cruciale per ottenere risultati significativi nella lotta alla pirateria audiovisiva, proteggendo un settore chiave dell’economia italiana.
L’impatto in Brianza e il contesto nazionale
Dei 2.266 individui sanzionati in tutta Italia, 16 risiedono in Brianza, un dato che evidenzia come il fenomeno del “pezzotto” sia diffuso anche a livello locale. Le operazioni di controllo, condotte con rigore dalla Guardia di Finanza, dimostrano l’impegno delle autorità nel contrastare la pirateria in ogni regione, senza eccezioni. L’obiettivo non è solo punitivo, ma anche educativo: attraverso le sanzioni e il blocco dei siti illegali, si punta a incentivare l’uso di piattaforme legali, garantendo così il rispetto dei diritti dei creatori di contenuti e il sostegno all’industria dell’intrattenimento.
Un segnale per il futuro dell’industria culturale
Le multe contro il “pezzotto” rappresentano un passo avanti nella tutela del diritto d’autore e nella difesa di un settore che genera occupazione e valore economico. L’alleanza tra istituzioni e operatori del mercato ha dimostrato di poter ottenere risultati concreti, come il blocco di decine di migliaia di siti pirata e l’individuazione di migliaia di trasgressori. In Brianza, come nel resto d’Italia, l’azione coordinata di Agcom e Guardia di Finanza invia un messaggio chiaro: la pirateria non è solo un illecito, ma un danno per l’intera collettività, che richiede una risposta decisa e condivisa.