Boom nella GDO: Carrefour vende tutto e torna GS, il marchio che gli italiani adorano
Il colosso NewPrinces rileva tutte le attività italiane di Carrefour: tornano gli iconici supermercati GS, con 200 milioni di investimenti per rilanciarli.

Ma la vera notizia che scalda il cuore degli italiani è questa: torna GS, lo storico brand della grande distribuzione che ha accompagnato la vita quotidiana di milioni di famiglie italiane. Fondata negli anni '30, la catena GS era sinonimo di vicinanza, qualità e italianità.
Con l’uscita di scena di Carrefour, NewPrinces ha annunciato un ambizioso piano per rilanciare il marchio GS con un nuovo posizionamento valoriale e commerciale, perfettamente integrato nella visione strategica del gruppo. Non si tratta solo di un cambio d’insegna, ma di un ritorno alle radici: GS rappresenta un legame profondo con il territorio, con la comunità, con uno stile di vita familiare e sostenibile. La sua rinascita non è nostalgia, è strategia.
Un’operazione imponente: 1.188 negozi e 18mila lavoratori coinvolti
La rete acquisita comprende 41 ipermercati, 315 supermercati, 820 negozi di prossimità e 12 cash & carry, distribuiti in maniera capillare nelle principali regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. In totale, si parla di oltre 1.188 punti vendita e circa 18.000 lavoratori fra dipendenti diretti e indiretti.
Il piano di acquisizione include anche le società Carrefour Property, Gs Spa e Carrefour Finance, a conferma di una strategia di pieno controllo verticale. Il tutto rientra in una visione più ampia di integrazione tra industria e distribuzione, che il presidente Angelo Mastrolia ha definito come una “tappa fondamentale nella traiettoria di crescita del gruppo”.
Le ragioni del ritiro di Carrefour dall’Italia
Dopo anni difficili, Carrefour ha scelto di concentrarsi su mercati più redditizi come Francia, Spagna e Brasile, dove nel secondo trimestre del 2025 ha registrato una crescita delle vendite del 4,4% su base comparabile, con un ritorno alla crescita anche nel mercato domestico francese.

In Italia, però, la situazione era ben diversa: secondo l’area studi Mediobanca, tra il 2019 e il 2023 il gruppo francese ha accumulato 874 milioni di euro di perdite, mentre nel solo 2024 ha registrato un calo del fatturato da 3,9 a 3,7 miliardi di euro e una perdita operativa di 67 milioni. L’intero business italiano, che rappresentava appena il 4% del fatturato globale del gruppo, è diventato sempre meno sostenibile, spingendo Carrefour ad accettare la proposta di NewPrinces come parte di una revisione strategica avviata all’inizio dell’anno.
Piano da 437 milioni per rilanciare la rete e GS
Il rilancio non sarà solo simbolico. NewPrinces ha previsto un investimento diretto di 200 milioni di euro, destinati a innovazione logistica, rinnovamento del brand e modernizzazione dei punti vendita. A questi si aggiungono 237,5 milioni di euro che verranno reinvestiti direttamente da Carrefour, come contributo una tantum a sostegno della continuità operativa della rete italiana.
In totale, parliamo di 437,5 milioni di euro, destinati a trasformare la rete in una piattaforma moderna, competitiva e vicina ai consumatori. Tra gli obiettivi dichiarati: il rilancio della logistica refrigerata (600 mezzi), l’integrazione con la supply chain industriale del gruppo e il potenziamento dei canali home delivery e Ho.Re.Ca.
Le parole di Mastrolia: “Costruiamo un modello sostenibile, italiano, vincente”
In una nota ufficiale, il presidente Angelo Mastrolia ha dichiarato che l’operazione è “il risultato di una strategia costruita con rigore, visione industriale e impegno costante”. Secondo Mastrolia, con l’integrazione tra produzione e distribuzione, NewPrinces potrà generare più valore lungo tutta la filiera alimentare, avvicinandosi sempre più al consumatore finale.
Il rilancio del marchio GS si inserisce proprio in questa logica: una spesa vicina, italiana, coerente con i nuovi trend del consumo e della sostenibilità. La sfida ora sarà modernizzare senza perdere l’anima di prossimità che aveva fatto di GS un punto di riferimento per milioni di famiglie.
Urso: “Una vittoria per il Made in Italy”
Anche il governo accoglie con entusiasmo la notizia. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è stato informato direttamente da Angelo Mastrolia e ha espresso “apprezzamento per un’operazione che rafforza il Made in Italy”.
Urso ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i vertici di NewPrinces per discutere degli sviluppi industriali e occupazionali, prima di confrontarsi con i sindacati. Il reintegro di una rete italiana nella mani di un gruppo nazionale rappresenta, nelle parole del ministro, un “forte segnale di fiducia nell’industria italiana” e un’opportunità per rilanciare una filiera alimentare radicata nel territorio.
Un nuovo colosso europeo del food & retail
NewPrinces, che già oggi genera 2,8 miliardi di euro di ricavi ed è quotata alla Borsa di Milano, con questa acquisizione vede il fatturato combinato salire a 6,9 miliardi di euro. Il gruppo punta a superare i 7 miliardi entro la fine del 2026, migliorando al contempo il proprio profilo finanziario e la generazione di cassa.
Il margine operativo di Carrefour a livello globale è sceso all’1,6% nel primo semestre 2025 (era all’1,8% un anno fa), ma l’obiettivo di NewPrinces è chiaro: riportare efficienza, qualità e competitività alla rete italiana, oggi considerata una delle infrastrutture commerciali più importanti del Paese.
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