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Abbiamo aspettato, quest'anno, a stilare la griglia di partenza delle squadre di Serie B per il campionato 2021/22, attendendo il gong finale della sessione estiva del calciomercato per aver a disposizione tutti i roster completi (o quasi). Suddividiamo i club in fasce, rapportate agli obiettivi che, in linea teorica, pensiamo possano raggiungere, tenendo bene in considerazione che poi è il campo il giudice supremo, con la concretizzazione poi delle solite sorprese e delusioni, in corso d'opera:

PROMOZIONE DIRETTA

1) PARMA: la favorita indiscussa del torneo, con gli approdi in Emilia di gente del calibro di Buffon, Danilo e Vázquez, l'aggiunta di elementi conoscitori e vincitori della categoria come Schiattarella e Tutino; più giovani interessanti che rispondono al nome di Del Prato e Correia, oltre a pedine già presenti dalla A come Brunetta, Man e Mihăilă dal bagaglio tecnico non indifferente. I pochi dubbi si riferiscono alle molteplici modifiche effettuate in rosa dopo la retrocessione e al doversi calare in fretta, per alcuni elementi 'nobili', nella complicata dimensione cadetta.

2) BENEVENTO: i sanniti han cambiato guida tecnica, ingaggiando un profilo in rampa di lancio come Caserta che ha appena vinto la C. Innesti mirati e potenzialmente incisivi in B (Brignola, Calò, Paleari), da aggiungere ad un'intelaiatura ben definita (con le conferme dei vari Barba, Glik, Lapadula, Letizia, Roberto Insigne, Ionita, Sau) e competitiva (manca forse un'alternativa sull'esterno difensivo destro), per provare a riguadagnare immediatamente la massima serie.

3) MONZA: i brianzoli hanno effettuato una campagna meno faraonica e più funzionale alle attitudini richieste dalla cadetteria, puntellando difesa e mediana con pedine rilevanti ed esperte come Caldirola, Marrone, Valoti e Mazzitelli ed irrobustendo l'attacco con Favilli. Fondamentali, e non viene evidenziato sovente, le conferme di Carlos Augusto, Di Gregorio, Pirola e Mota, da quest'ultimo ci si aspetta un ulteriore step a livello realizzativo, ampiamente alla portata delle sue enormi potenzialità. Se il gruppo assimila nel breve l'idea e la mentalità di Stroppa, i biancorossi hanno tutte le carte in regola per gravitare costantemente nelle primissime posizioni di graduatoria e puntare alla promozione diretta.

4) LECCE: i salentini hanno mutato notevolmente il pacchetto difensivo (spina nel fianco la passata stagione) con elementi militanti, lo scorso anno, in categorie superiori come Tuia, Barreca e Calabresi, oltre ad un nutrito schieramento, a livello generale, di stranieri in cui spicca il mediano transalpino Blin. Curiosità nel vedere la crescita di elementi di grande margine come Gallo, Rodriguez e Hjulmand. Il timoniere Baroni può essere un buon viatico per sviluppare un campionato di vertice, con più solidità; le new entry sugli esterni Di Mariano, Olivieri e Strefezza possono inoltre offrire ulteriore linfa alla vena realizzativa di Coda.

5) BRESCIA: mister Pippo Inzaghi è tornato tra i cadetti per provare a centrare la terza promozione in carriera, con la conoscenza tecnica nel dettaglio e l'infinita motivazione che lo contraddistingue. Struttura mantenuta (Joronen, Cistana, Bisoli, Mateju, Jagiello, Ndoj, Ayé, tra gli altri), con l'approdo di Bajić, partito molto forte, a rilevare il testimone di Alfredo Donnarumma e l'innesto di grido Palacio, ad offrire ulteriore esperienza e qualità al pacchetto offensivo.

PLAYOFF

6) CROTONE: la forza pitagorica parte dall'organizzazione e mentalità della struttura societaria. Un club, quello calabrese, riuscito già a riconquistare la A, dopo la prima retrocessione, senza i favori del pronostico. Persi inevitabilmente alcuni pezzi da novanta, la dirigenza si è mossa con criterio, immettendo il giusto mix tra giovani e vecchi, portando in panchina uno dei profili più interessanti della scorsa Serie C, che con la Pro Vercelli ha espresso un gioco gradevole e propositivo. Occhio al giovane attaccante Mulattieri, potrebbe rilevarsi una delle rivelazioni più importanti in B. Il Crotone non sarà da sottovalutare assolutamente per le favorite del torneo.

7) CREMONESE: impronta ben definita da mister Pecchia che ha implementato immediatezza, fluidità, freschezza, coralità ed idee chiare alla macchina grigiorossa. Innesti di buona qualità a livello giovanile (Okoli, Fagioli, Dalle Mura, Sernicola, Zanimacchia, il ritorno di Gaetano e Carnesecchi) grazie al certosino lavoro di un top class come Ariedo Braida, col supplemento in avanti di un profilo esperto come Di Carmine, il talentuoso Vido (il manager friulano lo conosce molto bene) e le cerniera mediana composta da Valzania-Castagnetti che offre garanzie. Ci sono tutti gli ingredienti per un campionato in medio-alta all'ombra del Torrazzo.

8) SPAL: una campagna di rafforzamento improntata, tendenzialmente, sulla gioventù, ma di qualità. Ragazzi come Tripaldelli, Da Riva, Lorenzo Colombo, Capradossi, Latte Lath sono profili di ottime potenzialità, che possono esaltarsi con più facilità in un ambiente con meno pretese (visto il ridimensionamento dei costi) rispetto allo scorso anno. Pep Clotet avrà a disposizione anche una colonia di esperti a fare da chioccia, vedi Vicari, Marco Mancosu, Franco Zuculini, Melchiorri, tra gli altri. I presupposti per fare meglio rispetto allo scorso torneo e magari sorprendere, con meno pressioni e nomi di grido, ci sono.

9) REGGINA: Laribi, Përparim Hetemaj, Regini, Galabinov, Federico Ricci, uniti a profili teen come Cortinovis, Turati, Gavioli, non possono passare inosservati, in aggiunta allo zoccolo duro mantenuto (Di Chiara, Cionek, Crisetig, Rivas). Sarà importante oliare il prima possibile i meccanismi e trovare presto la quadratura del cerchio per mister Aglietti; un Ménez sul pezzo, non afflitto da problematiche fisiche e continuo, potrebbe rivelarsi la ciliegina sulla torta per il sodalizio dello Stretto.

10) FROSINONE: dopo la deludente scorsa stagione, i ciociari ripartono mettendo a referto degli inserimenti di spessore, a zero o a cifra ridotta, negli ultimi giorni di mercato. Parliamo di Matteo Ricci, in un ruolo nevralgico e rilevante come la regia, la poliedricità di Casasola e l'imprevedibilità di Cicerelli sull'esterno; fasce già attrezzate con gli arrivi dei "clivensi" Garritano-Canotto, anch'essi free agent, ed il promettente Zerbin dal Napoli. Una compagine frizzante, dinamica e abile nel ribaltare l'azione quella di Grosso. Qualche incognita può nascere dal reparto difensivo, infarcito di giovani esteri tutti da scoprire.

OUTSIDER

11) CITTADELLA: una bella favola che stupisce sempre, vicinissima (per la seconda volta) lo scorso campionato a compiere un miracolo sportivo. Cambiata la guida tecnica (in panca l'allievo di Venturato) ed orfani della bandiera Iori, il Citta riparte con la solita politica ed un imprinting ben collaudato nel tempo. Tante le partenze, tra gli altri Tsadjout, Ogunseye, Proia e Gargiulo, ma i giovani Danzi, Okwonkwo ed Antonucci sono già pronti ad esaltarsi in un contesto ben meccanizzato.

12) TERNANA: le Fere hanno conquistato qualsiasi tipo di record nella C stravinta la scorsa stagione, grazie anche al lavoro e l'impronta di mister Cristiano Lucarelli. La cadetteria, soprattutto quella di quest'anno, richiede uno step più ampio per fare bene ma gli umbri possono colmare il salto di categoria dando seguito ai principi di gioco emessi in precedenza, supportati dalla finalizzazione di Donnarumma, la talentuosità di Falletti e da elementi di categoria aggiunti (Capuano, Martella, Agazzi, Pettinari) per consolidarsi nel secondo livello italiano.

13) COMO: dirigenza, quella lariana, che si è mossa con le idee chiare (Varnier e Scaglia buoni innesti per la retroguardia), avvedutezza ed idee, forte di una proprietà molto forte economicamente che per gradi vuole migliorare e scalare gli obiettivi. La neopromossa lombarda ha inserito i giusti tasselli per Jack Gattuso, non disdegnando qualche colpo come Parigini, La Gumina e Cerri, profili da rilanciare in un ambiente sereno e con entusiasmo.

TRANQUILLITA'

14) PORDENONE: la partenza non è stata delle migliori, via Paci e dentro Rastelli. I ramarri hanno un pochino snaturato la loro politica gestionale, andando a puntare su identikit esperti e di nome, prendendo meno pedine da valorizzare e semi sconosciute. Petriccione, il monzese Pinato, Ciciretti, Kupisz sono ineluttabilmente calciatori piuttosto considerevoli per la categoria (molti di questi hanno ottenuto anche la promozione negli ultimi anni), con Tsadjout e Folorunsho in ascesa dopo lo scorso torneo. Manca probabilmente però un bomber da doppia cifra, ora serve, visti i notevoli mutamenti, la fiducia, l'efficacia e la tempistica giusta per mettere insieme i pezzi del puzzle da parte della nuova guida tecnica.

15) PISA: forte di una nuova proprietà facoltosa, i toscani vogliono gradualmente scalare le gerarchie. Confermato D'Angelo per infondere continuità, la dirigenza si è mossa con oculatezza. L'attacco è molto interessante, con Lucca (profilo di cui si sentirà molto parlare a livello superiore in futuro) e il nazionale israeliano Cohen coppia ben assortita; l'innesto in regia del magiaro Nagy, Leverbe nelle retrovie e dei giovani Beruatto e Tourè vanno a rimpolpare una base già solida ed adatta, come impostazione, all'intensità e ai parametri della categoria.

LOTTA PER LA SALVEZZA

16) ASCOLI: i marchigiani, con l'approdo di Sottil, hanno invertito l'inerzia nella scorsa stagione. Buona base per ripartire in questo campionato, oltre alla permanenza (ad ora) della classe cristallina di Sabiri (da capire quanto motivato). La casella cessioni vede i nomi Bajic, Brosco, Kragl, Pucino, Stoian ma è rimasta la potenziale doppia cifra di Dionisi e gli ingressi di Diego Fabbrini, Salvi, l'esperto centrale difensivo argentino Botteghin, Maistro possono permettere al Picchio di salvarsi anche con anticipo.

17) LANEROSSI VICENZA: la squadra berica ha inserito qualche innesto di categoria come Calderoni, Brosco, Crecco ed il mediano marsigliese Taugourdeau, da rimarcare anche il giovane juventino Ranocchia e la sorpresa Proia. Un blocco a disposizione non eccessivamente qualitativo nel complesso (non ci si può cullare sull'esperienza degli ultratrentenni Lanzafame, Luca Rigoni e Meggiorini) quello di mister Di Carlo, che dovrà cercare di palesare la forte solidità, compattezza e cinismo del proprio allenatore, con la mentalità operaia a farla da padrone per colmare qualche mancanza. La voglia di riscatto di Diaw, che ha la predisposizione per esaltarsi con le dinamiche di gioco del mister cassinate, potrebbe essere una preziosa arma in più.

18) PERUGIA: la neopromossa umbra ha alzato il proprio tasso qualitativo negli ultimi giorni di mercato, assicurandosi Matos, Murgia e Segre, da aggiungere ai precedenti innesti di Chichizola, Dell'Orco e Carretta, tra gli altri. I perugini hanno però modificato notevolmente l'intelaiatura rispetto al 2020/21, compreso il timoniere. Il roster è piuttosto coperto nei reparti, nonostante delle carenze nei valori in qualche ruolo; bisognerà capire ora quanto durerà il rodaggio e l'assestamento con la categoria superiore.

19) ALESSANDRIA: I Grigi partono dietro nelle gerarchie ma assolutamente non da vittime sacrificali. La dirigenza piemontese si è mossa con giudizio, pescando elementi in ogni reparto come Mantovani, Beghetto, Palazzi e Marconi che possono offrire un buon contributo a mister Moreno Longo. Ci sarà da lottare, ma l'entusiasmo per la B ritrovata dopo parecchi anni può dare una forte mano.

20) COSENZA: i silani sono partiti a mezzo servizio per via delle lunghe tempistiche nel ripescaggio ottenuto. Nelle prime due giornate il gruppo di mister Zaffaroni (a cui bisogna dare il tempo per lavorare) era fortemente deficitario, gli innesti delle ultime ore di mercato hanno alzato il valore complessivo, con più alternative per il tecnico di Gerenzano. Il roster è stato modificato enormemente, un cantiere aperto che parte da zero o quasi. Tanti under da valorizzare come Millico, Carraro, Caso, il centravanti Gori, la difesa è stata sistemata con gli svincolati clivensi Vaisanen e Rigione, in mezzo si spera nell'apporto qualitativo di Anderson e l'ordine di Palmiero. Per i Lupi non sarà semplice mantenere la B, ma gli ultimi innesti offrono delle chance in più.

foto Buzzi