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Fino a oggi, riportano i colleghi de La Repubblica, PPF deteneva il 12,9% di Prosieben, più un ulteriore 2% tramite strumenti finanziari derivati. Questo investimento è però costato caro: circa 8 euro per azione, cifra che non ha dato i ritorni sperati. L’offerta di MFE (4,48 euro in contanti + azioni MFE per un valore complessivo di circa 5,8 euro) avrebbe significato per i cechi una perdita superiore al 25%. Per evitare questa minusvalenza, PPF ha deciso di “raddoppiare” la posta salendo al 29,9%, ma senza ambire al controllo dell’azienda.

MFE punta al controllo, PPF al blocco

La strategia di MFE è chiara: vuole costruire un grande gruppo televisivo paneuropeo, partendo proprio dalla Germania. Ma il nuovo equilibrio rende tutto più difficile. Con PPF e MFE ciascuna al 30% circa, nessuna delle due può prendere decisioni strategiche senza l’altra. Di fatto, la mossa dei cechi impedisce a Berlusconi di proseguire la scalata senza prima accordarsi con loro – e al prezzo da loro stabilito.

Un vantaggio per il management tedesco

Il consiglio di amministrazione di Prosieben, guidato da Bert Habets, sembra preferire questa situazione di “pareggio”. Così può continuare con il piano di rilancio aziendale (che prevede anche 430 esuberi), senza rischiare un cambio di rotta imposto da un nuovo proprietario dominante. PPF, infatti, è considerato un investitore più “passivo”, mentre MFE punta a entrare nel merito della gestione.

Il precedente in Svezia e le nuove difficoltà per MFE

Non è la prima volta che PPF adotta questa strategia: già in Svezia ha fatto lo stesso con Viaplay Group, fermando Canal+ al 29,33% con una quota identica. Ora in Germania, MFE si trova davanti a un ostacolo non da poco: non può salire oltre il 50% del capitale senza consolidare anche i debiti di Prosieben (che ammontano a 1,2 miliardi). Il piano di Berlusconi prevedeva un’entrata graduale, come avvenuto in Spagna, ma l’addio del presidente Andreas Wiele – che sarà sostituito il 28 maggio con il consenso di PPF – complica ulteriormente le cose.

Pier Silvio Berlusconi ora dovrà trattare

Per andare avanti nel progetto europeo di MFE, Pier Silvio Berlusconi dovrà probabilmente sedersi al tavolo con PPF. I cechi non vogliono gestire Prosieben, ma sono pronti a venderla... al prezzo giusto.

Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi

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