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Riceviamo e pubblichiamo la mail del nostro lettore Daniele e indirizzata al nostro direttore Stefano Peduzzi: "Carissimo direttore, la leggo e la vedo/ascolto sempre con molto piacere, e credo che lei abbia una grande capacità: quella di essere sempre molto obiettivo perché le sue considerazioni arrivano da analisi fatte a mente fredda. Le scrivo perché non sono d’accordo sui toni morbidi della critica alla Società per l’eliminazione dalla coppa Italia; vede, io tifo Monza da 50 anni, e sono ben conscio di cosa vuol dire, per chi andava ad esultare come non ci fosse un domani per un gol di Casiraghi a Tortona (che significava andare in serie B sopravanzando la Virescit Boccaleone), essere in serie A, di che lusso stratosferico e di che vanto e orgoglio sia dire “io tifo Monza”. Per questo sono d’accordo con lei sulla deficienza di chi insulta la Proprietà o canta il de profundis per questa squadra già oggi, dopo la sconfitta con la Reggiana.
Ma soprattutto vanno fatte anche delle considerazioni oggettive: intanto anche la Reggiana è al nostro stesso livello di preparazione, con più innesti dei nostri, e quindi il discorso che siamo ancora imballati non lo considero; e poi questa squadra, onestissima e volitiva, è una novità che arriva dalla serie C. Non è la Sampdoria o il Parma, o il Palermo. Per cui è gravissimo aver perso la prima partita ufficiale, malissimo, con una squadra che, ad oggi, lotterà per salvarsi in serie B. La cosa che mi preoccupa di più, però (e su questo non la vedo agguerrito e bello tosto come faceva l’anno scorso) è che questa squadra, senza Sensi, Rovella e Carlos, è senza la minima capacità di verticalizzazione, cosa evidentissima e che non può essere altrimenti, dato che, di chi dava profondità al gioco del mister (ieri decisamente spaesato) non ne è rimasto uno. Non credo che la Società, che mi sembra poco intenzionata a spendere tanto (e lo capisco: io sono purtroppo convinto che alla family, del Monza, importi poco, o quantomeno non quanto al mitico Presidente), possa e voglia prendere tre sostituti all’altezza dei sopraccitati, ma a questo punto, un bomber da 15 gol a stagione lo devi prendere, se vuoi salvarti. Anche solo per vendere la squadra l’anno prossimo con un valore che soddisfi chi cede. Altrimenti la vedo durissima, raggiungibile ma molto dura; non tanto arrivare  in Europa, che non è alla nostra portata e sarebbe meglio smettere di parlarne, bensì salvarsi con serenità".

Risponde Stefano Peduzzi (Direttore Monza-News): “Intanto grazie per i complimenti che fanno sempre piacere dopo oltre 20 anni di onorata carriera. Battute a parte, io ritengo che non sia gravissimo uscire da un turno di coppa Italia a maggior ragione se la prestazione è stata più che discreta per oltre 60 minuti dove si poteva chiudere la gara in maniera tranquilla. E' chiaro che le partenze dei tre giocatori da lei citati sono state importanti, ma credo che in queste ultime due settimane di mercato qualcosa si farà. Sono fiducioso e mi fido delle capacità e della competenza dell'ad Adriano Galliani. Di Europa non ha parlato nessuno se non nell'ultima parte della scorsa stagione quando il Monza ha sfiorato l'ottavo posto fino all'ultima giornata. E' chiaro che senza acquisti importanti in questi ultimi giorni, l'obiettivo della squadra di Palladino dovrà essere soltanto una permanenza nella massima serie. Che, lo ricordo a tutti, è comunque tanta roba per la nostra realtà".