Monza, un pari che dà voce a chi è sempre insoddisfatto. Ma occorre lavorare per “chiudere” la partite  

C’era da aspettarselo. Cosa? Il primo pareggio casalingo della stagione? Sì, anche quello. Ma, soprattutto, c’era da aspettarsi che al primo vero mezzo passo falso dopo la serie record di 7 successi consecutivi ci fosse qualcuno pronto a far esplodere la propria insoddisfazione. Mah…Ci vuole equilibrio, ci vuole obiettività, ci vuole il senso della misura. Se ad inizio stagione ci fosse stato detto che dopo 15 giornate di campionato il Monza sarebbe stato in testa alla classifica con 4 punti di vantaggio sulla terza, quanti avrebbero messo la firma di buon grado? Tutti, direi, tutti: anche quelli che oggi hanno cominciato a lanciare strali contro allenatore, squadra e società. Davvero incomprensibile, a mio parere.

Il punto di Paolo Corbetta, il Monza non ha mostrato il suo volto migliore

Chiarito questo, a livello personale non posso dirmi certo soddisfatto per quanto visto in campo contro il Sudtirol. Il Monza non ha mostrato il suo volto migliore, soffrendo più del dovuto contro una squadra tignosa, perfettamente disegnata da quello stratega del calcio tutto sostanza e niente forma che è quella vecchia volpe di Fabrizio Castori. Prima di andare in vantaggio col gol di Maric, la squadra biancorossa aveva subito non poco le iniziative della squadra ospite, che proprio in trasferta sa dare il meglio di sé, essendo uscita sconfitta soltanto a Venezia. Superata la fase iniziale e dopo aver trovato il vantaggio, il Monza ha mostrato il suo peggior limite di questa prima parte di stagione: quello di non sapere “chiudere” le partite e mettere il risultato in cassaforte ben prima di fine gara.

Questo limite non è emerso solo nelle 6 gare vinte di “corto muso”, cioè con un solo gol di scarto. Ma è constatabile anche nelle 4 partite pareggiate, in cui la squadra biancorossa si è sempre portata in vantaggio (con Bari, Empoli e Sudtirol per una volta e con la Juve Stabia per ben due volte), ha avuto diverse occasioni per “chiudere” il match, ma non lo ha mai fatto. Questa è la riflessione che mi sento di dover suggerire a Bianco, a Pessina e compagni di squadra. Manca qualcosa, non c’è dubbio.

La giornata poteva essere molto peggiore di quanto in realtà è stata. Il pareggio in extremis del Padova contro il Cesena e la rete del Venezia nei minuti di recupero non convalidata per l’intervento del VAR hanno consentito di accettare il pareggio con il Sudtirol con minori danni per la classifica. Facciamone tesoro. E’ giusto dire che, non superando la squadra altoatesina, il Monza ha buttato alle ortiche una grande occasione per “strappare” in classifica. Ma riusciamo a immaginarci il rammarico di Cesena e Venezia che non hanno approfittato pienamente del mezzo passo falso della formazione di Bianco?

Paolo Corbetta

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