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Baldissoni, Burdisso e Vallone
Baldissoni, Burdisso e Vallone

Nella sua analisi critica pubblicata sul quotidiano Domani, Pippo Russo ha sollevato più di un interrogativo sul closing del Monza con Beckett Layne Ventures (BLV). L’operazione, data per certa per tutta l’estate - scrive il collega, - ha iniziato a mostrare i primi segnali di incertezza a settembre, con rinvii e assenza di date certe. Secondo Russo, le difficoltà di pagamento ipotizzate da alcune fonti avrebbero dovuto scuotere l’ambiente, ma la piazza brianzola sembra - sempre secondo Russo - aver reagito con indifferenza, segnata dal fatalismo seguito alla retrocessione in Serie B.

Il giornalista evidenzia inoltre come i due volti di BLV, Brandon Berger e Lauren Crampsie, restino avvolti dal silenzio e da un profilo mediatico scarno, senza un chiaro progetto sportivo da presentare. A fare da contraltare, l’onnipresenza dell’avvocato Mauro Baldissoni, indicato come futuro amministratore delegato del club e figura centrale nella costruzione dell’operazione.

Critiche al progetto BLV e futuro del Monza calcio

Per Russo, il nodo resta la mancanza di un piano definito: chi compra una società dovrebbe chiarire quali siano le ambizioni sportive, ma al momento da BLV sono arrivate soltanto vaghe promesse sullo sviluppo del brand e sul proseguire “l’eredità della famiglia Berlusconi”.
Il giornalista sottolinea come l’esperienza dei futuri proprietari si limiti a un periodo nel marketing del Chelsea, troppo poco per garantire una reale capacità gestionale di un club di Serie B come il Monza calcio.

Il quadro si arricchisce di suggestioni letterarie: Russo paragona la scena della presentazione ufficiale in Comune, con amministratori sorridenti accanto ai nuovi investitori, a una pagina tratta da Anime Morte di Gogol’. Una rappresentazione ironica e amara di una trattativa che - secondo il giornalista - continua a trascinarsi tra rinvii, dubbi e silenzi.

Pippo Russo
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