Brianza protagonista nei musei d’impresa: Corbetta illustra i progetti finanziati dalla Regione
Dal mobilificio Oggioni a Meda e Besana: tre realtà brianzole ottengono fondi per raccontare la storia industriale e imprenditoriale del territorio

Con il decreto pubblicato in questi giorni vengono finanziati tutti i progetti ammessi al bando Musei d’Impresa: i 10 inizialmente coperti più i 23 che erano stati esclusi per mancanza di fondi. In totale parliamo di 33 realtà che riceveranno contributi per oltre 1,5 milioni di euro, oltre a due progetti che hanno chiesto e ottenuto il riconoscimento. È il risultato concreto dell’ordine del giorno approvato in Aula su proposta della Lega: una vittoria per la nostra cultura produttiva e identitaria
ha dichiarato Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e primo firmatario della legge istitutiva.
Secondo Corbetta, con questo passaggio “parte ufficialmente la rete dei Musei d’Impresa lombarda”, che potrà essere ampliata con nuove iniziative nei prossimi anni, puntando anche a coinvolgere i giovani attraverso percorsi didattici e culturali.
Identità brianzola e progetti finanziati dalla Regione Lombardia
L’iniziativa nasce dal legame con le aziende del territorio brianzolo, considerate custodi di un’eredità industriale e familiare di grande valore.
Si tratta – ha spiegato Corbetta – di risorse che meritano di essere comunicate, messe in rete e valorizzate perché raccontano non solo la storia industriale dei settori in cui operano, ma anche le grandi storie familiari che hanno fatto la Brianza e dato lavoro a migliaia di persone.
Tra i progetti finanziati ci sono tre realtà brianzole: il Museo della Fabbrica del Mobilificio Oggioni di Besana in Brianza, che ha ottenuto il riconoscimento ufficiale, e le aziende S.A.L.D.A. Arredamenti S.R.L. di Meda e Genovesi Costruzioni Edili S.R.L. di Limbiate, che riceveranno un contributo da 50mila euro ciascuna. Gli interventi spaziano dal recupero di spazi museali fisici e digitali ad attività formative con scuole e università, fino alla creazione di percorsi culturali destinati a valorizzare la memoria produttiva del territorio.
