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Crotone, amarcord personalmente doloroso. Personalmente, non calcisticamente. Personalmente perché mise la pietra tombale sulle mie illusioni di un giornalismo pulito, coerente, professionalmente serio, onesto ed imparziale pur nella scomoda posizione dell’essere corrispondente da una determinata piazza. E quindi – come nel mio caso – tifoso sin da bambino della squadra per la quale si ha la fortuna di scrivere.

Da quando (1987) ho iniziato a raccontare i biancorossi – prima per alcuni settimanali locali, poi per Il Corriere dello Sport – sono incappato in tanti errori ma di una cosa vado ed andrò sempre orgoglioso: ho saputo scindere la passione dall’analisi, il tifo dalla valutazione oggettiva. E’ capitato, ad esempio (Monza-Ospitaletto 1-0 del maggio 1988), che il cuore fosse in festa per una vittoria fondamentale in chiave promozione ma che la penna scrivesse chiaro e tondo che il rigore decisivo (Casiraghi al 90’) era stato un clamoroso regalo dell’arbitro. Ho fatto arrabbiare allenatori (Frosio, Boldini) della cui amicizia mi vanto e mi onoro ancor oggi, ho discusso con dirigenti (Terraneo, Buriani) che erano stati miei idoli da ragazzino al Sada, ho questionato con colleghi stimatissimi (ricordo uno scambio in punta di fioretto con il grande Giancarlo Besana dopo i tre rigori assegnati alla Valenzana al Brianteo nella semifinale play-off 2005), ho fatto incazzare tifosi che il sabato mattina a Monzello mi accusavano di essere troppo super partes. Quando c’è stato da rimarcare arbitraggi sciaguratamente avversi non mi sono mai tirato indietro, quando sono capitati episodi favorevoli l’ho puntualmente ed onestamente segnalato nei miei articoli.

Mister Gaetano Salvemini

Crotone, dunque. Domenica 1 aprile 2001. Gaetano Salvemini ha ridato un minimo di dignità alla armata brancaleone di Dustin Antonelli (esonerato con clamoroso e colpevole ritardo), la salvezza resta un miraggio ma un lumicino si è acceso e i biancorossi – falcidiati dalle assenze – entrano allo Scida consci di giocarsi tanto se non tutto. I rossoblù di Papadopulo sono serenamente a centroclassifica. Quando il designatore arbitrale ne sceglie uno (Palmieri) di Cosenza per arbitrare il Crotone deve essersi fumato tanta roba molto buona. Non mi dilungo sulla partita: il Monza resta in 10 alla fine del primo tempo (espulsione diretta di Aliyu per calcetto di reazione dopo una entrata assassina di Aronica, neanche ammonito) ed in 9 al minuto 75 (secondo giallo ad Esposito per aver … scalciato un tabellone pubblicitario a bordo campo). Con due uomini in più i padroni di casa – e ci mancherebbe – la sbloccano al minuto 85 e raddoppiano al minuto 90. I biancorossi sono commoventi per impegno, accorciano al 93’ e finiscono addirittura in 8 perché poco dopo Bonacina – una lunga ed onorata carriera alle spalle – si toglie lo sfizio di vomitare tutta la sua rabbia in faccia al dottor Palmieri.


Il giorno dopo – come ogni lunedì – compro Il Corriere dello Sport e inorridisco: nel pezzo firmato dal corrispondente da Crotone non c’è un solo riferimento al fatto che una delle due squadre (il Monza ma poteva essere il Vattelapesca) avesse finito l’incontro in otto uomini. Non ci credo. Rileggo. Niente di niente. Sperticati elogi alla pazienza del Crotone che a lungo andare ha raccolto i frutti della sua pressione ma nessun accenno al fatto che i due gol sono arrivati con gli avversari in doppia inferiorità numerica. Pazzesco. Prendo carta e penna e scrivo di getto al caporedattore di allora, Alfredo Pedullà. Conservo ancora il fax dal quale cito – per non tediare – solo questo passaggio: “Una testata nazionale come il Corriere dello Sport non dovrebbe permettere una cosa del genere. Il giornalismo sportivo è professione difficile e nobile, articoli come questo lo sviliscono in modo deprimente ed inaccettabile. Ma, soprattutto, tolgono credibilità a chi li pubblica”. Non ho mai ricevuto risposta.


Crotone, Stadio Enzo Scida. Domenica 1 Aprile 2001
CROTONE-MONZA 2-1 (0-0)
MARCATORI: Di Vicino (C) al 40’ st – Reggi (C) al 45’ st – Rutzittu (M) al 48’ st
CROTONE (4-4-2): Cesaretti; Porchia, Cyprien, Pecorari (1’ st Nocerino) Aronica; Fialdini (12’ st Pagliarini), Javorcic (15’ st Di Vicino), Cardinale, Giampà; Reggi, De Florio. A disp.: Piazza, Leone, Sarli, Sculli. All.: Papadopulo.
MONZA (4-4-2): Calderoni; Cozzi, Colombo, Belotti, Damiani; Rutzittu, Ledesma, Bonacina, Esposito; Aliyu, Zanini. A disp.: Redaelli, Maggioni, Percassi, Briano, Righetti, Degano, Ganci. All.: Salvemini
ARBITRO: Palmieri di Cosenza

Fiorenzo Dosso

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