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Aumenti della Tari a Monza
Aumenti della Tari a Monza

La Tassa sui rifiuti (Tari) aumenta a Monza. Nel 2023, infatti, ci sarà un rincaro medio che si assisterà sul 7,5% per le utenze domestiche e sul 2,5% per quelle non domestiche. Fin qui, tutto normale, o quasi.

Se non che è risaputo che il capoluogo della Brianza non risulti essere proprio la famosa “Svizzera Verde” di degregoriana memoria, nella celebre canzone “Pablo”. Eh sì, perché il calo della qualità dell'igiene urbano è piuttosto evidente e il servizio di raccolta rifiuti è tutt'altro che efficiente. Di conseguenza, l'aumento della famigerata Tari suona un po' come beffardo. 
 

Come viene giustificato? Oui, bien sur, scaricandolo su altri. Ovvero, per citare le parole dell'attuale vice sindaco Egidio Longoni: "Le tariffe da applicare quest’anno riguardano un Piano Economico Finanziario (Pef) relativo agli anni 2020-2023 che è stato approvato a febbraio del 2022. Ora, prendiamo atto di questo Pef biennale che ereditiamo, e siamo costretti ad approvarlo e ad applicare le tariffe di merito".

In sostanza, il Pef Tari deve coprire interamente il costo della gestione e smaltimento dei rifiuti urbani. A Monza, nel 2022, il costo complessivo è stato di 18,5 milioni di euro, mentre nel 2023 è aumentato di 970 mila euro. Questo è il motivo per cui è stato stabilito l'aumento. 

Di conseguenza, come spesso accade in Italia, non bisogna mai prendersela con la giunta in carica, ma con quella brutta, sporca e cattiva precedente. Tanto alla fine, vada come vada, a pagare sono sempre i cittadini.