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Vi proponiamo la conferenza stampa integrale del tecnico del Rimini, mister Mario Petrone, al termine della rotonda sconfitta patita al 'Brianteo'.



- Mister, è più dispiaciuto per la sconfitta del suo Rimini o per le contestazioni che ci sono state da parte dei vostri tifosi?

 "Il nostro è un momento particolare, noi dobbiamo essere bravi a portare i tifosi dalla nostra parte. Dobbiamo subito, come ho detto ai ragazzi, essere arrabbiati perché in casa ci giochiamo la salvezza e così sarà sabato sera contro la Sambenedettese. Dobbiamo trovare il carattere giusto per portare a casa quei 3 punti che saranno fondamentali. Il Monza ha evidenziato le nostre problematiche, che però già sapevamo. Se rincorriamo gli altri, concediamo campo e in questo momento non abbiamo neanche la gamba giusta per andare a fare pressing a tutto campo. Sotto certi aspetti dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto con l'AlbinoLeffe, cioè cercare di tenere palla. Al di là della forza del Monza, l'atteggiamento non mi è piaciuto, deve assolutamente cambiare. Bisogna mettere da parte questa prestazione e pensare a concentrarci sulla partita con la Samb da cui passa la nostra salvezza. Bisogna crederci fino alla fine. Poi se il pubblico ci aiuta, noi siamo contentissimi. Se non lo dovesse fare, avrà i suoi buoni motivi. Io credo nella salvezza fino all'ultimo secondo".



- Le due ammonizioni ad Alimi che hanno portato all'espulsione?

"Parlo sempre del calcio giocato. Mi fa più rabbia il gol preso su calcio piazzato dopo 6' che è la lettura della partita stessa. Siamo arrivati sempre in ritardo sulla palla e questo è un fatto dipeso dalla gamba che non lo permette, ma ci vuole un pizzico di concentrazione in più su quegli episodi. Una squadra come la nostra, col momento che vive, non può permetterselo. Dobbiamo fare tesoro di quanto successo e sabato sera buttare tutte le energie che abbiamo per portare a casa 3 punti fondamentali. Dell'arbitraggio non parlo mai, non mi interessa. L'arbitro ha fatto la sua partita e non c'è da dire nulla".



- Uscendo da questa partita, il suo collega del Vicenza ha detto che tutti gli allenatori del girone del Monza sono convinti che venga aiutato dagli arbitri perché c'è un "potere" da parte della nuova proprietà. Cosa ne pensa?

"Io non la penso così perché il Monza è una squadra forte e di categoria superiore. Io faccio l'allenatore da 20 anni e non mi sono mai posto il problema della dietrologia. Io faccio l'allenatore non lo sceriffo o Sherlock Holmes. Poi penso solo a casa mia. Con quello che ha fatto quest'anno il Monza merita assolutamente la Serie B, quindi vi faccio un grosso in bocca al lupo perché oggi (ieri, ndr) hanno dimostrato - e già lo sapevo! - di essere una squadra viva. Io devo pensare alla Samb e di recuperare brillantezza".





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