Quel tram storico che cambiò la Brianza per sempre
Il celebre tram Milano-Desio-Seregno-Giussano, noto come Gamba de legn, rivive oggi nel murale di Paina: ecco la sua storia sorprendente

A Paina, lungo via IV Novembre, un murale colorato restituisce vita a un mezzo di trasporto che per decenni ha unito piccoli paesi brianzoli alla grande Milano. Un tram sbuffante, lento, rumoroso, ma capace di segnare un’intera epoca e di influenzare profondamente la crescita del territorio.
In molti ne parlano ancora con nostalgia, usando quel soprannome curioso che lo rese un’icona popolare prima ancora che un servizio di trasporto pubblico.
Ma com’è nato il Gamba de legn? Chi lo ha costruito? E perché ha lasciato una traccia così forte in Brianza?
La Milano-Desio-Seregno-Giussano: una linea avveniristica per l’Ottocento
La linea tranviaria Milano-Desio-Seregno-Giussano, attiva dal 9 settembre 1881, fu un’opera ambiziosa e innovativa per il tempo. Il progetto nacque grazie a due società: la Società Anonima Nazionale per la Tramvia Milano-Desio-Seregno e la londinese The Tramways & General Works Company, che ottenne la concessione per costruire i binari sulla base dei progetti dell’ingegner Berani.
La linea correva lungo la Valassina, collegando Milano a Giussano per poi estendersi verso Carate. Nei primi anni il servizio era garantito da locomotive a vapore Henschel & Sohn, considerate meno inquinanti e più affidabili rispetto ad altri modelli. Nel 1886 arrivò la diramazione Seregno-Carate, mentre nel 1889 la gestione passò alla The Lombardy Road Railways Co. Ltd., che ampliò ulteriormente la rete con nuove tratte.
Durante la Prima Guerra Mondiale, un raccordo speciale collegava la stazione di Seregno all’ospedale provvisorio allestito nella scuola elementare di Carate, permettendo il trasferimento dei feriti dal fronte. Dal 1924 la gestione passò alla S.T.E.L., che avviò la graduale elettrificazione della linea: Milano-Desio per primo, mentre i tratti di Giussano e Carate rimasero con motrici a benzina fino al 1936.
L’inaugurazione della linea elettrica a Giussano fu accolta con entusiasmo dalla popolazione, che chiese anche tariffe più accessibili: all’epoca, un viaggio Giussano-Milano costava 4,70 lire.
Perché si chiamava “Gamba de legn” e il suo ruolo a Giussano
Il simpatico soprannome Gamba de legn era diffuso in tutta la Lombardia servita dai tram a vapore. Secondo una teoria, il nome deriverebbe dal movimento ondeggiante della locomotiva, simile all’andatura di chi cammina con una gamba di legno. Un’altra ipotesi lo collega a un tranviere realmente claudicante, noto per precedere il convoglio nei centri abitati sventolando una bandiera rossa, secondo le norme dell’epoca.
Le regole di marcia erano rigidissime: 15 km/h in campagna, 10 km/h in città e appena 5 km/h in caso di nebbia o traffico intenso — praticamente la velocità di una persona che cammina.
A Giussano il tram percorreva via IV Novembre a Paina e via Catalani a Birone, dove era presente una fermata davanti allo storico negozio Gerosa. Per permettere il passaggio del convoglio, la strada fu allargata grazie a un progetto dell’ingegner Filippo Sartirana, con espropri compensati a 1 lira al metro quadro.
Arrivato al capolinea della Stazione di Giussano, il tram veniva rifornito di carbone e acqua, poi girato tramite una piattaforma rotante prima di ripartire verso Milano. Nel 1936 il capolinea fu spostato in piazza Roma, nel cuore del centro storico.
Il tronco Seregno-Giussano rimase attivo fino all’agosto 1958, quando fu definitivamente soppresso. Oggi il ricordo del Gamba de legn rivive grazie al murale realizzato da Raffaele Francomano, Cesare Canali ed Enrico Galbiati, simbolo identitario di un’epoca che ha segnato il territorio.
Per rimanere aggiornati sul Monza e sul territorio brianzolo, visita https://www.monza-news.it e non dimenticare di commentare sulla nostra pagina nuova Facebook: monza-news.it.



