Silvio Baldini lascia il Pescara dopo la promozione in Serie B: i retroscena sull'adio

 

"È stata una stagione fantastica, abbiamo riportato questa bellissima piazza dove merita, abbiamo riportato 20mila persone allo stadio e io ho vestito per un anno intero la tuta del Pescara con orgoglio. Poi però qualcosa si è spento, non sento più quella magia per poter cavalcare i miei sogni. Il mio calcio è questo, non mi piace fare le cose forzate; quindi, ho deciso di non proseguire l'avventura con il Pescara".

Una carriera fatta di scelte coraggiose e passioni vere

Baldini, nato a Massa, è da sempre un tecnico fuori dagli schemi: autentico, passionale, amante del gioco offensivo. La sua carriera, cominciata a soli 26 anni, lo ha visto partire dai dilettanti toscani fino alla promozione in Serie A con l’Empoli, con tanto di salvezza conquistata nella massima serie. 

Dopo esperienze controverse a Palermo, Parma, Lecce, Catania e un ritorno fallito all’Empoli, ha vissuto anni di silenzio calcistico, fino alla risalita con la Carrarese in Serie C, dove arrivò persino a rinunciare allo stipendio.

Il nuovo slancio arriva nel 2022 con il Palermo, riportato in B e premiato con la Panchina d’oro di Serie C. Infine, l’avventura con il Pescara: dalla rivoluzione tattica (dal 4-2-3-1 al 4-3-3) al record di vittorie in trasferta, fino alla promozione nel 2025. Un ciclo esaltante chiuso con dignità e coerenza. “Fino a gennaio non allenerò altre squadre”, ha detto guardando già avanti, forse in attesa di una nuova sfida da vivere ancora una volta a modo suo. Italo Meroni