Monza, la sfida dei parcheggi: divieti, buio e disagi per i residenti
Una cittadina racconta le difficoltà di trovare parcheggio e muoversi in sicurezza a causa dei divieti per la pulizia strade e delle vie poco illuminate.

Da novembre, Monza ha avviato una sperimentazione per migliorare la pulizia delle strade senza costringere i residenti a spostare le auto. Il sistema prevede l’uso di un braccio meccanico che dovrebbe rendere i divieti di sosta meno necessari. Partito nei quartieri San Donato, Regina Pacis e Cederna-Cantalupo, il progetto sarebbe dovuto durare un mese e mezzo, con una riduzione dei divieti di parcheggio. Tuttavia, a distanza di mesi, la sperimentazione non sembra aver risolto i problemi. In alcune vie, i mezzi con braccio meccanico non riescono a passare, e questo ha spinto l’amministrazione comunale a introdurre, a febbraio, nuovi ausiliari del traffico per multare chi lascia l’auto in divieto durante gli orari di pulizia.
La cittadina, nel suo sfogo, si rivolge direttamente al Comune, chiedendo quanto tempo serva ancora per valutare l’efficacia del nuovo sistema. “Le strade dove è stato sperimentato sono pulite o no? Non dovrebbe essere difficile da verificare”, scrive, esprimendo un malcontento condiviso da chi vive quotidianamente queste difficoltà.
Strade buie e sicurezza: un problema da risolvere
Oltre alla questione dei parcheggi, la monzese punta il dito contro un altro problema: l’illuminazione insufficiente delle strade. Attraversare via Monte Cervino di sera, senza lampioni adeguati, è un’esperienza che può generare insicurezza, soprattutto per chi si trova solo. La mancanza di luce, unita all’impossibilità di parcheggiare vicino casa, trasforma un’attività semplice come il rientro serale in un momento di disagio e preoccupazione.

La cittadina si chiede anche perché non si tenga conto di situazioni eccezionali, come i lavori in corso, per sospendere i divieti di pulizia strade. Una gestione più flessibile potrebbe alleviare il problema, evitando ai residenti di dover affrontare lunghe camminate in condizioni poco sicure.
Un appello al buon senso e alla chiarezza
Il racconto della monzese non è solo uno sfogo, ma un invito all’amministrazione comunale a rivedere la gestione della pulizia strade e dell’illuminazione urbana. La sperimentazione del braccio meccanico, pensata per semplificare la vita dei cittadini, sembra aver creato più complicazioni che soluzioni in alcune zone della città. La domanda della residente è chiara: quando finirà questa fase di prova, e quando si potrà avere un sistema che funzioni davvero per tutti?