Luca Uccello: 'Troppa confusione alla Samp, Monza paga equivoco con Bianco'
Intervista allo storico giornalista di Telelombardia e direttore di Club Doria 24

La Sampdoria è reduce da tre sconfitte consecutive ed è ancora ferma a zero punti. Perché questa situazione in casa blucerchiata?
«Purtroppo con il nuovo assetto societario è mancata la programmazione. Sono stati commessi molti errori di valutazione e il mercato estivo non ha portato giocatori davvero utili alla causa. Ci sono troppe “figurine” e pochi elementi forti: le premesse non sono buone. Senza un progetto tecnico chiaro e un’idea precisa su cosa si voglia costruire, questi sono i risultati…»
Lo scorso anno la Samp si era salvata ai playout, ma in questo inizio sembrano riemergere vecchi fantasmi. Sei d’accordo?
«Lo scorso anno la Sampdoria è retrocessa, cambiando tre allenatori e mantenendo la stessa proprietà ormai da tre anni. Se non ci fosse stata la penalizzazione del Brescia, oggi la Samp sarebbe in Serie C. Chi ha salvato il club dal fallimento, ad oggi, non si sta dimostrando capace di gestire una piazza storica come quella blucerchiata. È vero, ci sono giocatori importanti come Coda, che ha segnato più di 100 gol in B e ottenuto tante promozioni, ma ha 38 anni. Già un anno fa l’infortunio di Tutino fu decisivo, e Coda da solo non bastò a evitare la retrocessione sul campo.»
Quali sono i giocatori più importanti della squadra di Donati?
«Al momento è difficile dirlo. Sulla carta ci sono nomi di livello, ma diversi sono in ritardo di condizione e alcuni devono ancora recuperare dagli infortuni. Alla lunga, però, potrebbe essere molto competitivo il centrocampo con Henderson, Barak, Ferri e Pafundi.»
Come giudichi il lavoro di mister Donati?
«In questa situazione è inevitabilmente tra i principali imputati, ma le colpe non sono solo sue: vanno divise con dirigenza e proprietà. In tre anni di Serie B sono cambiate troppe figure e non si è ancora trovata stabilità. A Monza credo opterà per un 4-1-4-1, ma non escludo sorprese vista la situazione.»
E guardando al Monza, che idea ti sei fatto del loro avvio di stagione?
«Credo che il Monza stia pagando un equivoco legato a Paolo Bianco. È stato scelto da Galliani, ma la nuova proprietà sembrava avere altri piani e c’era persino il rischio che saltasse prima di iniziare. Alla fine si è arrivati a una soluzione di compromesso, ma un po’ di confusione resta. Detto ciò, da tifoso della Sampdoria firmerei subito per avere quattro punti dopo tre giornate…»
C’è qualche biancorosso che ti ha colpito particolarmente?
«Direi Capitan Pessina, per leadership e qualità. Poi Izzo, per il carisma in difesa, e Petagna, che con le sue sponde e i movimenti apre molti spazi in area di rigore.»
Monza e Sampdoria condividono, seppur per motivi diversi, la rivalità con il Genoa. Pensi che questo possa pesare?
«È sicuramente un fattore da considerare. Mi auguro che non ci siano problemi tra le tifoserie e che la rivalità non sfoci in episodi di ordine pubblico.»