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Filippo Antonelli, ds Venezia
Filippo Antonelli, ds Venezia

Ci sono partite che non si giocano soltanto sul campo. Venezia – Monza è una di quelle. È una gara che scava nella memoria, che riapre cassetti pieni di immagini, voci, decisioni prese lontano dalle telecamere. Per Giovanni Stroppa e Filippo Antonelli, questa non sarà mai una sfida qualunque. In Brianza hanno lasciato molto più di un curriculum: hanno lasciato un modo di lavorare, di credere, di costruire. 

Oggi il Monza li affronta da avversari, è vero. Ma chi conosce il Monza sa che certe storie non si archiviano con un cambio di maglia o di scrivania. Venezia – Monza è una partita che profuma di riconoscenza, di rispetto, di gratitudine. E per questo, prima ancora del fischio d’inizio, è già diversa da tutte le altre.

Antonelli, Stroppa e il Monza che continua a vivere a Venezia

Quando Filippo Antonelli ha scelto Venezia, non ha portato con sé solo competenza e visione. Si è portato dietro un pezzo di Monza, un metodo, un’identità costruita giorno dopo giorno. In Laguna sono arrivati Gabriele Sangregorio, prima tifoso biancorosso e poi una vita in panchina come addetto arbitri del Monza, Roberto Colacone, chiamato a dare struttura e futuro al settore giovanile, e Davide Guglielmetti, per anni uomo chiave in segreteria al fianco di Adriano Galliani in Brianza.

Questi uomini non saranno mai degli ex. Filippo, Giovanni, Roberto, Davide e Gabriele hanno scritto pagine vere, fatte di lavoro silenzioso e risultati concreti. E oggi, qualunque sia il risultato di Venezia – Monza, per loro ci sarà solo una risposta possibile: applausi. Perché il calcio sa essere spietato, ma ogni tanto sa anche ricordare. E quando succede, è la sua vittoria più bella. Stefano Peduzzi
Direttore MonzaNews 

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