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I disastri del nubifragio per l'agricoltura
I disastri del nubifragio per l'agricoltura

Richiesta dello stato di calamità naturale. Dopo il passaggio delle tempeste che hanno flagellato i territori di Milano e della Brianza, si inizia a fare la conta dei danni. Centinaia di ettari di raccolti andati letteralmente in fumo in meno di un quarto d'ora. 

Tanta è stata la violenza che ha colpito campi e cascine, scoperchiando tetti, facendo crollare pezzi di muro, oltre a divellere numerosi alberi da frutto. Senza contare i chicchi di grandine che hanno flagellato le piantagioni, da quelle di mais a quelle di riso e soia, passando per i campi seminati a verdura. 

Grandi e piccoli agricoltori che hanno visto i loro raccolti seriamente danneggiati, se non addirittura cancellati, dalla violenza dei venti e dall'enorme quantità d'acqua caduta in pochissimo tempo. 

Un disastro senza precedenti per molti, a cui Coldiretti vuol far fronte chiedendo lo stato di calamità naturale per tutelare tutti gli iscritti all'associazione. Si stimano danni per oltre 5 miliardi di euro