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La sfida sulla carta doveva promettere un match divertente, equilibrato, tra due squadre che dovevano lottare per le prime posizioni del campionato cadetto; invece al "Tardini" Monza e Parma non sono andate oltre lo zero a zero che per entrambe vuol dire avere appena dieci punti in classifica. Vero, siamo solamente all’ottava giornata, ma tanti aspetti fanno intuire che sia Stroppa, sia Maresca dovranno lavorare ancora molto per dare un’impronta alle loro squadre.

Per quanto riguarda i biancorossi, Stroppa parte con l’inedito 4-3-3 con Colpani nell’insolito ruolo di ala destra, Dany Mota largo a sinistra e Gytkjaer  unica punta. Il sostegno dei 500 tifosi accorsi da Monza al "Tardini" ha fatto si' che gli ospiti abbiano comunque condotto una buona gara, in cui si può evidenziare qualche tratto positivo: innanzitutto la crescita esponenziale di Colpani, duttile e abile anche in un ruolo non suo. Stesso discorso dicasi per Mazzitelli e della certezza Dany Mota, oltre l'ottima prova effettuata da Mattia Valoti: entrato al 13’ del primo tempo al posto dell’infortunato Scozzarella, l’ex Spal ha fatto vedere le sue capacità di visione di gioco, sapersi smarcare e saltare l’uomo che sicuramente torneranno utili a Stroppa per le prossime partite. Più solida anche la difesa a quattro col ritorno da titolare per Pirola, anche se stona purtroppo l’espulsione di Marrone al 16’ della ripresa.

Ed è proprio l’espulsione dell’ex crotonese (che per molti risulta più bravo a centrocampo che in difesa) che ha fatto si' che il Monza potesse convincere e rendere lo zero a zero un ottimo risultato e non una pecca, come invece può esserlo per i ducali. L’ingresso di Paletta e Caldirola ha impedito a Tutino, Man e Coulibaly di far male alla porta del Monza, anche se la traversa sul colpo di testa di Tutino ha fatto rabbrividire, e non poco, la schiena dei tifosi biancorossi. Un ottimo risultato nel complesso. Se non fosse che però sembra ancora mancare qualcosa: manca una punta di peso che sappia raccogliere i cross di Donati e Carlos Augusto in area. Il gol di Balotelli contro il Chievo lo scorso anno ne era la prova. Manca ancora qualche meccanismo tra i nostri giocatori e tante volte si pecca di cattiveria sotto porta. Dovrà essere bravo Stroppa a lavorare sotto questo aspetto.

Inutile dire che  il 4-3-3 sembra essere il modulo più adatto alle caratteristiche dei nostri giocatori, dato che mette a risalto la vera natura di giocatori come Dan Mota, Mazzitelli, Barberis e soprattutto Donati e Carlos Augusto.

Un applauso va alla 'Curva Davide Pieri', agli 'Amici del Monza' e a tutti i tifosi biancorossi presenti: in più di 500 hanno occupato il settore ospiti e per novanta minuti (se non di più) hanno cantato e incitato la squadra durante la partita. Un sostegno importantissimo per la squadra che vuole risalire al più presto e che non merita questa posizione di classifica.

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