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Buongiorno Brianza oggi accende i riflettori sull’AC Leon, una delle realtà più ambiziose della Serie D lombarda. Una società sportiva giovane, ma con idee chiare e un progetto solido, che vuole scalare le gerarchie del calcio nazionale per approdare al professionismo. QUI per vederla 
Gli obiettivi? A breve termine, consolidarsi nei piani alti della classifica di Serie D e continuare a crescere fuori dal campo, migliorando la struttura e la gestione societaria. Nel lungo periodo, l’obiettivo dichiarato è quello di portare l’AC Leon tra i club professionistici, mantenendo però il forte legame con il territorio brianzolo e i propri tifosi.

Il segreto del progetto? Persone con idee chiare e valori concreti. Nella scelta dei giocatori, infatti, oltre alle doti tecniche, contano anche le qualità morali: impegno, educazione e spirito di gruppo. Un modello che punta non solo a vincere, ma a costruire una vera comunità sportiva.

Budget Serie D e impianti sportivi: sfide e opportunità per il futuro dell’AC Leon

Gestire una squadra di Serie D significa affrontare impegni economici rilevanti, spesso con rientri risibili. Il budget della Serie D è un tema caldo: tra spese di trasferta, staff tecnico, manutenzione e tesseramenti, i costi sono elevati e raramente bilanciati da introiti significativi. Ma l’AC Leon continua a investire, consapevole che solo una visione di lungo periodo può garantire sostenibilità e crescita.

I nuovi impianti sportivi rappresentano un tassello fondamentale: non solo per la prima squadra, ma soprattutto per il movimento giovanile. Strutture moderne e funzionali possono attrarre nuovi talenti, migliorare la formazione dei ragazzi e creare un vero polo calcistico per tutta la Brianza.

L’AC Leon lavora da anni su un progetto romantico e territoriale, che guarda al futuro senza dimenticare le radici. Le sfide? I limiti di crescita legati al bacino d’utenza e alla concorrenza di club come il Monza, che può rappresentare sia un modello sia un alleato nella crescita dei giovani. Gli scambi di mercato in Serie D sono spesso complessi, e non mancano i casi di rimborsi spese che superano quelli dei professionisti. Una realtà difficile, che pone una domanda chiave: questo sistema è davvero sostenibile?