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Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Agli ultimi secondi dell’ultimo minuto di recupero il Monza conquista il calcio di rigore che gli permette di trascorrere almeno un giorno nella parte sinistra della classifica. Il penalty, magistralmente calciato da un Pessina sempre più leader tecnico-tattico e morale della squadra biancorossa, schiude le porte ad una serie di considerazioni statistiche che attestano il momento positivo degli uomini di Palladino, in serie utili da sette turni.

Il Monza si conferma la sola formazione imbattuta in serie A nel 2023, grazie ai successi su Cremonese e Juventus e ai pareggi con Fiorentina, Inter, Sassuolo e Sampdoria. Qualcuno mi imputa di aver portato iella a Palladino quando, a inizio anno, gli avevo chiesto perché il suo Monza non pareggiasse mai. Ma faccio notare che i quattro pareggi sono stati conquistati con avversarie importanti, che sul campo avevano messo in difficoltà i biancorossi. Inoltre, in tutte le circostanze si è arrivati alla divisione della posta in rimonta, anche nella cronologia delle partite conclusesi con tanti gol. Il che attesta carattere e tenacia, generando consapevolezza nelle proprie possibilità e autostima.  

Condivido le parole di Palladino, che alla vigilia aveva intuito le difficoltà del match con la Sampdoria, al punto da dichiarare nel post-partita che quello conquistato in extremis è “un punto d’oro”. Perché nelle ultime giornate, gara di Monza inclusa, la squadra doriana ha mostrato di essere in condizioni di salute molto migliori di quanto la sua classifica e la sua situazione societaria evidenzino. E poi, proprio in vista di questo incontro, c’era un pericolo latente, un’ombra pericolosa che volteggiava nel cielo biancorosso…Si chiama scaramanzia, intesa  proprio come forma di superstizione. A Silvio Berlusconi gli amanti dei colori biancorossi dovranno essere grati in eterno, per il sogno della serie A realizzato dopo 110 anni di storia. Ma ciò non toglie che quando in settimana ho sentito le sue parole “Possiamo dirlo, Adriano: vogliamo vincere lo scudetto nei prossimi anni”, ho subito toccato ferro, pensando alla gara con la Sampdoria e alle difficoltà mentali che poteva nascondere una gara con chi aveva in classifica meno della metà dei punti del Monza. Conoscendo l’attitudine scaramantica di Adriano Galliani e la sua inclinazione a tenere sempre i piedi ben saldi a terra, non credo di essere stato l’unico a toccare ferro. Cavaliere, ci consenta…  Paolo Corbetta