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Addio a Marco Boscolo, il giovane che riscrisse la storia del Milan

Nel cuore della Brianza ci sono storie che intrecciano passione, cultura e sport in modo sorprendente. Talvolta, un gesto o una scoperta può lasciare un segno indelebile, capace di unire mondi apparentemente distanti. È il caso di chi, partendo da un interesse per la storia e le collezioni, è riuscito a riaccendere la memoria di un grande club calcistico e a far parlare di sé anche fuori dai confini locali.

Tra le righe di queste vicende, spesso si nasconde il volto di persone che hanno saputo dare tanto, senza chiedere nulla in cambio. E quando queste persone se ne vanno, lasciano un vuoto che non riguarda solo la loro famiglia o i loro amici, ma un’intera comunità che le ha conosciute e apprezzate.

La Brianza, terra di lavoro e di passioni autentiche, piange oggi uno dei suoi giovani più stimati.

Addio a Marco Boscolo: numismatica e Milan unite in una scoperta storica

È scomparso a soli 34 anni Marco Boscolo, giovane di Lesmo e figura molto conosciuta nel mondo della numismatica. Fondatore del Circolo Giovani Numismatici e laureato nella stessa disciplina, Boscolo era anche amministratore delegato della Dives Srl, società specializzata in orologi di lusso, vini e collezionismo raro.

Nel 2017 il suo nome era balzato alle cronache nazionali grazie a una scoperta eccezionale: durante la catalogazione di una collezione privata, aveva ritrovato il primo statuto originale del Milan, un documento di cui si ignorava persino l’esistenza. Come raccontò lui stesso, il libretto rosso con la scritta “Statuto del Milan Cricket and Football Club” era nascosto in una vecchia scatola di pelle nera all’interno di una biblioteca di una villa milanese. Un ritrovamento che permise di riscrivere un capitolo della storia del club rossonero, restituendole un pezzo perduto delle sue origini.

Un ricordo che resta vivo tra amici e appassionati di numismatica

Oltre alla sua scoperta, Marco Boscolo resterà nel ricordo di chi lo ha conosciuto per la sua umanità, il coraggio e la passione. Ne hanno parlato i colleghi di PrimaMonza: “Fino all’ultimo ha fatto di tutto per non farci essere tristi”, ha ricordato il suo grande amico Luca Alecci, consigliere comunale a Camparada, che aveva contribuito a farlo nominare Cavaliere e Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Anche Luca Zita, consigliere comunale di Lesmo, lo ha salutato con parole di grande affetto: “Marco era un giovane in gamba, con tanta voglia di fare e di vivere, ha combattuto con tutte le sue forze contro un male che non gli ha lasciato scampo”.

Le esequie di Marco Boscolo verranno celebrate sabato mattina alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Lesmo. Un ultimo saluto a un ragazzo che, con la sua curiosità e dedizione, aveva saputo legare per sempre il nome della sua città a quello di una delle società più gloriose del calcio italiano.

Marco Boscolo
Foto Facebook