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Sven Goran Eriksson è tornato a vedere la sua Sampdoria. Lo ha fatto domenica scorsa a Genova in occasione della partita tra Samp e Reggiana, gara che ha consegnato matematicamente alla squadra di Andrea Pirlo l'accesso ai playoff. Diversi club allenati in carriera, tra cui Liverpool, Benfica e Goteborg, lo avevano già invitato Eriksson nelle scorse settimane per un giro d’onore.

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Iacopino, Maspero, Seedorf e Balleri

Il male incurabile di Eriksson e il saluto dei suoi ragazzi della Sampdoria 

Eriksson, che ha allenato la squadra ligure tra il 1992 e il 1997, ha annunciato nei scorsi di avere un tumore al pancreas incurabile. Il tecnico svedese è entrato in campo accompagnato da Roberto Mancini, storico capitano blucerchiato, e dall'attuale proprietario della squadra Matteo Manfredi.  Ad attenderlo c'erano alcuni suoi ex giocatori e un trofeo: la Coppa Italia vinta nel 1994. I tifosi hanno dedicato cori e striscioni all'allenatore, che ha applaudito in direzione della curva, visibilmente commosso. Fuori dal tunnel lo hanno accolto i suoi ex giocatori Bellucci, Bonetti, Chiesa, Evani, Lanna, Lombardo, Mannini, Salsano, l'ex governatore ombra del club brianzolo Seedorf e Vincenzo Iacopino, attuale Slo del Monza, con un vero e proprio pasillo d'onore. Sulla pagina Facebook di Monza-News alcuni scatti del pomeriggio. 

La carriera alla Sampdoria di Vincenzo Iacopino diventato idolo a Monza 

Iacopino, centrocampista offensivo mancino, cresciuto nel vivaio della Sampdoria, debutta in serie A con i blucerchiati il 26 novembre 1995 poco più che diciannovenne, giocando in modo stabile soprattutto nella stagione 1996-1997, in cui segna due reti in 23 incontri disputati, una nella gara casalinga vinta per 2-0 contro l'Atalanta, l'altra in una trasferta a Cagliari. Realizzò questo gol all'89', un minuto dopo essere entrato in campo al posto di un certo Montella, che vale la rete della vittoria per 4-3, riuscendo ad essere espulso pochi minuti prima del finale (penultima di campionato della stagione 1996-1997). Nell'estate 1997 e quindi per l'intera stagione 1997-1998 viene ceduto per un anno all'Verona, in Serie B: qui gioca per meno di metà campionato e l'anno seguente ritorna ancora alla Sampdoria. Nella stagione 1998-1999 segna il gol della vittoria contra la Roma. Successivamente gioca in Serie B, sempre in prestito dai blucerchiati, anche con Empoli e Catania. Nella stagione 2003-2004 passa, nuovamente in prestito, in Serie C1 alla Lucchese, con cui raggiunge le semifinali dei play-off promozione. Nella stagione 2004-2005 rientra alla Sampdoria, disputando un incontro in Serie A e l'anno seguente viene nuovamente ceduto in prestito, all'AlbinoLeffe in Serie B, squadra con cui riesce a realizzare 3 reti in 9 incontri disputati. Scaduto il contratto che lo legava alla Sampdoria, nell'estate 2006 viene acquistato dal Monza dove diventa, di fatto, una bandiera: segna 21 reti nelle tre prime stagioni in Brianza. Nella stagione 2009-2010, diventato il capitano della squadra brianzola a seguito della cessione di Roberto Menassi al Perugia realizza il suo primato personale di segnature stagionali (10 gol). Ha realizzato complessivamente 40 centri con la maglia del Monza, di cui uno nei playoff e 39 nella stagione regolare, grazie ai quali è attualmente il terzo marcatore di tutti i tempi nella storia del club; davanti a lui Sanseverino con 62 e Dazzi con 86. Proprio recentemente è stato premiato da Monza-News come il miglior biancorosso di sempre votato dai tifosi. 

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Mancini ed Eriksson entrano in campo col presidente della Sampdoria 

Sampdoria, chi è Sven Goran Eriksson 

Sven-Göran Eriksson, leggendario allenatore di calcio svedese, incarna l'eccellenza nel mondo del calcio con la sua lunga e illustre carriera. Conosciuto per la sua abilità tattica e la capacità di motivare le squadre, Eriksson ha lasciato un'impronta indelebile nel calcio internazionale. Nato il 5 febbraio 1948 a Sunne, in Svezia, Eriksson ha intrapreso la sua carriera da allenatore negli anni '70. Ha rapidamente guadagnato fama e rispetto per il suo lavoro con squadre come il Göteborg, la Sampdoria appunto, la Roma, dimostrando il suo talento nel plasmare squadre competitive. Indimenticabile, però, il suo scudetto vinto contro la Lazio. 

I successi di Eriksson

Ma è stato con la Nazionale Inglese che Eriksson ha raggiunto l'apice della sua carriera. Durante il suo periodo come allenatore della Nazionale Inglese (2001-2006), ha portato la squadra a diverse vittorie significative e profonde corse nei tornei internazionali, incluso il campionato europeo del 2004 e la Coppa del Mondo FIFA del 2006. 

Sampdoria e l'eredità di Eriksson

Anche se la sua carriera ha avuto alti e bassi, l'eredità di Eriksson nel mondo del calcio è indiscutibile. La sua influenza si estende ben oltre i confini della sua Svezia nativa, con il suo nome che rimane una presenza rispettata in tutto il mondo calcistico. In conclusione, Sven-Göran Eriksson rimane una figura iconica nel mondo del calcio, celebrata per la sua abilità tattica, la sua leadership e i suoi successi duraturi.

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