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Con l’introduzione del nuovo Codice della Strada e il potenziamento dei sistemi come il T-Red, il passaggio con luce gialla è diventato una trappola per gli autisti.

A Monza, in particolare all’incrocio tra viale Brianza e Villa Reale, fermarsi in tempo è spesso impossibile per i mezzi pesanti. Un autobus può pesare oltre 29 tonnellate e trasportare decine di passeggeri: inchiodare può significare feriti a bordo, proseguire comporta multe salate e decurtazione dei punti.

Codice della Strada e sanzioni automatiche: il nuovo scenario

Secondo la normativa attuale, il giallo non è più una zona grigia: se c’è il tempo di fermarsi e non lo si fa, scatta la sanzione. I dispositivi T-Red, installati in vari punti della città, scattano foto ad alta frequenza, rilevano il colore del semaforo e identificano la targa con precisione.

La multa? Si parte da 167 euro di giorno, ma di notte (dalle 22 alle 7) si arriva a 222 euro, con 6 punti sulla patente. Alla seconda infrazione, si rischia la sospensione da 1 a 3 mesi.

Autisti in allarme: “Così perdiamo patente e lavoro”

A lanciare l’allarme è Salvatore Russo, storico attivista e oggi membro di Fratelli d’Italia Monza. Le sue parole sono chiare: “Ho ricevuto segnalazioni di multe a raffica. Due in un pomeriggio. È impossibile fermarsi in quattro secondi senza mettere a rischio i passeggeri”.

Il problema, secondo Russo, va ben oltre Monza: “Non siamo robot, siamo professionisti e umani. Se perdi la patente, perdi il lavoro. Questo sistema non tutela nessuno”.

Semafori e traffico: caos crescente nel centro cittadino

Le conseguenze si vedono anche sul traffico: “Fermarsi bruscamente per evitare una sanzione rischia di bloccare l’intero flusso su viale Brianza e Corso Milano. Zone già congestionate, ora diventano ingovernabili”, spiega Russo.

Sicurezza e viabilità si trovano dunque su un piano inclinato. E chi guida un mezzo pubblico, con oltre 40 metri di spazio necessario per frenare, si trova spesso di fronte a un bivio senza scelte sicure.

I numeri del giallo: tra teoria e realtà urbana

La Cassazione, con una sentenza del 2022, ha stabilito che il tempo minimo del giallo deve essere tra 3 e 5 secondi. Ma nei fatti, con un mezzo carico e magari la pioggia o un’auto davanti, non bastano.

Gli autisti chiedono quindi una revisione tecnica: più tempo, segnaletica più chiara, e magari telecamere con intelligenza artificiale che tengano conto del tipo di veicolo e della velocità.

Russo: “Serve una riflessione prima che sia troppo tardi”

Io sfido chiunque a fermarsi davanti alla Villa Reale, se scatta il giallo e hai quattro secondi. A 50 all’ora, non ce la fai. E allora che fai? Inchiodi e fai male a chi hai dietro? O prendi la multa e perdi il lavoro?”, conclude Russo.

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Il suo appello è chiaro: “Serve una riflessione seria, serve equilibrio. E serve ora, prima che succeda qualcosa di grave”.


Lunedì torna Monza una città da serie A

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