x

x

25 aprile festa della liberazione italia

La vicenda è iniziata quando il sindaco Laura Borella ha respinto la richiesta dell’Anpi di Monza e Brianza di esporre uno striscione su un edificio comunale per celebrare la Liberazione dal fascismo e dall’occupazione nazista. Lo striscione, privo di simboli di partito o loghi associativi, intendeva ricordare un momento fondamentale della storia italiana. La decisione ha provocato l’indignazione del Centrosinistra, che ha risposto presentando un ordine del giorno urgente per discutere la questione in Consiglio comunale. Tuttavia, il presidente del Consiglio, Roberto Perego, ha scelto di non mettere il tema all’ordine del giorno, una decisione che ha ulteriormente infiammato gli animi.

Tensioni in aula: accuse e difese

L’impossibilità di discutere l’ordine del giorno ha generato una vera e propria bagarre in aula. Concetta Monguzzi, del Listone, ha aperto il dibattito con toni accesi, accusando l’Amministrazione di superficialità e di dividere la città su una festa nazionale che dovrebbe essere patrimonio di tutti. La consigliera ha definito il comportamento del Comune un tentativo di “arrampicarsi sui vetri” per giustificare una scelta controversa, sottolineando l’importanza della lotta al fascismo come valore condiviso. Il presidente Perego, difendendo la sua decisione, ha spiegato che la scelta di non discutere il tema è stata presa in conformità al regolamento comunale, dopo un confronto con il segretario generale, assumendosene piena responsabilità.

Forza Italia e Lega contro l’Anpi

Le critiche più dure sono arrivate da Forza Italia e Lega. Marco Fossati, capogruppo di Forza Italia, ha attaccato l’Anpi, definendola un’associazione che “predica odio” nelle scuole, anziché promuovere valori positivi. Fossati ha sostenuto che l’Anpi non dovrebbe avere accesso agli istituti scolastici e ha aggiunto, con toni provocatori, che “i partigiani sono quasi tutti morti”. Dal canto suo, Matteo Lando, capogruppo della Lega, ha rincarato la dose, descrivendo l’Anpi come “la curva degli ultrà della Sinistra” e un’organizzazione ormai assimilabile a un partito politico. Lando ha difeso la scelta del sindaco Borella, sostenendo che l’Amministrazione si trova “dalla parte giusta della storia”.

La replica del Partito democratico

25 aprile festa della liberazione italia

Le affermazioni di Forza Italia e Lega hanno trovato una risposta ferma da parte di Mattia Gelosa, del Partito democratico. Gelosa ha rimproverato al sindaco una mancanza di coraggio nel non prendere una posizione chiara su una data cruciale per la storia italiana, accusando l’Amministrazione di trattare il tema con leggerezza. Ribadendo l’importanza del 25 aprile, ha sottolineato che, sebbene i partigiani possano essere scomparsi, “i fascisti purtroppo ci sono ancora oggi”. Le sue parole hanno evidenziato la necessità di non abbassare la guardia contro le ideologie autoritarie, richiamando l’aula a un senso di responsabilità collettiva.

Una città divisa su una festa nazionale

La vicenda di Lissone riflette un clima di tensione attorno a una ricorrenza che, idealmente, dovrebbe unire. La mancata esposizione dello striscione e il rifiuto di discutere l’ordine del giorno hanno trasformato il 25 aprile in un’occasione di divisione, anziché di riflessione condivisa. Mentre l’Anpi cerca di preservare la memoria della Resistenza, le critiche di parte della maggioranza comunale mettono in discussione il ruolo dell’associazione, alimentando un dibattito che sembra destinato a proseguire.