Botti di Capodanno: qualcuno ha detto no! Da Monza alla Brianza la lista di chi li ha vietati
Tra regolamenti permanenti e ordinanze specifiche, ecco dove a Capodanno i divieti sono già realtà
Il Capodanno è uno di quei momenti in cui le abitudini sembrano ripetersi automaticamente, anno dopo anno. Rumore, luci, festeggiamenti: elementi che per molti rappresentano la normalità, ma che sempre più spesso finiscono al centro di un dibattito più ampio sul rispetto degli spazi condivisi e delle fragilità.
Negli ultimi anni, accanto al desiderio di celebrare, si è fatta strada una sensibilità diversa, che riguarda la sicurezza, la convivenza e l’attenzione verso chi vive la città in modo più vulnerabile. Non solo le persone, ma anche gli animali, domestici e selvatici.
In questo scenario si moltiplicano appelli, campagne e scelte amministrative che invitano a ripensare il modo di salutare l’anno nuovo. A volte, il segnale più forte arriva proprio dalle regole che già esistono.

Capodanno a Monza e botti vietati: cosa prevede il Regolamento comunale
In vista della notte di Capodanno, il Comune di Monza ha ricordato che sul territorio è in vigore, dal 2019, un divieto permanente di botti e fuochi pirotecnici con scoppio, previsto dal Regolamento di Polizia Urbana.
In particolare, l’articolo 27 stabilisce il divieto di “far scoppiare mortaretti, prodotti esplodenti ed artifici pirotecnici ad effetto di scoppio, anche se di libera vendita” nelle aree monumentali e del centro storico, in prossimità di parchi e giardini, di ospedali e istituti di cura e in tutte le zone dove vigono i principi di fruibilità degli spazi pubblici e del decoro urbano.
Per la notte del 31 dicembre è stato inoltre disposto il potenziamento delle pattuglie sul territorio, con un aumento dei controlli e un richiamo al senso di responsabilità dei cittadini.
Fuochi d’artificio e animali: la posizione del Comune di Monza
Nel comunicato ufficiale, il tema del disturbo agli animali viene richiamato in modo esplicito.
“Come per ogni Capodanno – affermano il Sindaco Paolo Pilotto e l’Assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia – invitiamo a rispettare il Regolamento e a non utilizzare i ‘botti’, che oltre a costituire un fattore di pericolo per le persone, sono un elemento di grave disturbo e di sofferenza per gli animali domestici”.
Una linea che si inserisce nel solco delle campagne portate avanti da associazioni come LNDC Animal Protection, che nelle scorse ore ha rilanciato l’appello contro i fuochi d’artificio, invitando i Comuni a vietarne l’uso per tutelare sicurezza e benessere degli animali.
Botti vietati in Brianza: Monza, Desio e i divieti permanenti
La scelta di Monza non è isolata nel panorama brianzolo. A Desio, ad esempio, è stata emessa un’ordinanza specifica che vieta l’uso di botti, petardi e fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale dal 24 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026, per motivi legati alla sicurezza, alla tutela degli animali e dell’ambiente. Sono esclusi solo i piccoli fuochi privi di effetti dirompenti, come girandole e fontane luminose, con sanzioni che possono arrivare fino a 500 euro e il sequestro del materiale.
Altri Comuni della Brianza hanno invece introdotto da tempo divieti permanenti attraverso i propri regolamenti di Polizia Urbana. È il caso di Brugherio, dove il divieto per petardi e fuochi d’artificio è in vigore senza sospensioni, e di Lissone, dove l’articolo 30 del regolamento vieta i botti tutto l’anno, con sanzioni amministrative previste per le violazioni.



