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I lavori in corso nelle dodici strutture non ancora pienamente operative seguono un cronoprogramma definito, emerso da un recente report dell’Asst Brianza discusso in un’assemblea dei sindaci della provincia. Secondo le previsioni, la Casa di Comunità di Macherio sarà la prima a completare gli interventi, con una scadenza fissata al 30 giugno 2025. A seguire, entro il 30 settembre 2025, toccherà alle strutture di Desio e Nova Milanese. Entro la fine di novembre dello stesso anno, i lavori dovrebbero concludersi anche a Lissone, Brugherio e Cesano Maderno.

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Il 2026 vedrà ulteriori progressi: a gennaio sarà la volta di Seregno, mentre a febbraio si prevede la conclusione degli interventi a Limbiate, Bellusco e Giussano. A marzo 2026, invece, sarà completata la struttura di Monza in via Luca della Robbia. Besana Brianza e Agrate Brianza dovranno attendere il 30 giugno 2026, mentre l’ultima in ordine di tempo, la Casa di Comunità di via Borgazzi a Monza, dovrebbe essere pronta il 30 aprile 2027.

Questi tempi, sebbene definiti, sollevano interrogativi sull’effettiva capacità delle strutture di rispondere tempestivamente alle esigenze della popolazione.

Le Case di Comunità: un progetto ambizioso per la Lombardia

Le Case di Comunità nascono con l’obiettivo di rafforzare la sanità territoriale, offrendo una rete di prossimità per l’assistenza domiciliare, le cure primarie e il supporto sociale. Questi poliambulatori pubblici sono emersi come una priorità durante la pandemia, quando è diventata evidente la necessità di potenziare i servizi sanitari locali, includendo medici di medicina generale, guardie mediche, ambulatori e residenze sanitarie assistenziali (Rsa).

Nonostante il loro potenziale, il funzionamento delle Case di Comunità è ancora limitato. Uno dei problemi principali, come sottolinea Natoli, è la scarsa conoscenza di queste strutture da parte dei cittadini. Molti non sanno dove si trovino, quali servizi offrano o come accedervi. Questo ostacola la loro capacità di diventare un punto di riferimento per la comunità.

In Lombardia, il progetto è di ampia portata: sono previsti 188 interventi, finanziati con 465 milioni di euro attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Di questi, circa 27 milioni e 150mila euro sono destinati alle tredici Case di Comunità della provincia di Monza e Brianza. A livello nazionale, l’obiettivo è attivare 1.288 strutture entro la metà del 2026, utilizzando sia edifici esistenti che nuove costruzioni.

Sfide e opportunità per il futuro

Il ritardo nel completamento dei lavori, pur non sempre giustificabile, è solo una parte della questione. La vera sfida è rendere le Case di Comunità un pilastro della sanità territoriale, accessibile e conosciuto. Per farlo, serve un maggiore sforzo di comunicazione e coinvolgimento della popolazione, affinché queste strutture possano davvero rispondere ai bisogni di assistenza e cura della comunità brianzola.

Con un investimento significativo e un piano strutturato, la Brianza ha l’opportunità di costruire una rete sanitaria più vicina ai cittadini, ma il successo dipenderà dalla capacità di superare gli ostacoli attuali e di rendere le Case di Comunità un punto di riferimento concreto e affidabile.