Anziana bloccata dai rifiuti a Monza: l’appello ignorato arriva in tv, ecco cosa è successo
Da nove mesi una 84enne non può accedere al box auto per una discarica abusiva. Nessuna risposta da Aler, Comune e amministratore: interviene il Tg4

La protagonista della vicenda è un’anziana di oltre ottant’anni, invalida, che da mesi non riesce più a utilizzare il proprio garage. A impedirglielo è un ammasso di rifiuti abbandonati davanti al box, situato all’interno di un complesso popolare gestito da Aler. Ai microfoni del Tg4, la donna – che ha scelto di non mostrarsi per timore di ritorsioni – ha spiegato:
È da nove mesi che non posso entrare. Ho un handicap e non trovo parcheggio, sono costretta a lasciare l’auto lontano.
Rimpalli tra enti: ‘L’unica cosa che cresce è l’immondizia’
Nonostante le continue segnalazioni, la situazione è rimasta immutata. A denunciare il caso anche Michele Quitadamo, referente dell’associazione As.i.a., a cui la donna si è rivolta per cercare aiuto.
Ho contattato gli uffici Aler, mi hanno detto di chiamare l’amministratore. L’amministratore mi ha rimandato al Comune, e dal Comune sono tornato all’Aler. L’unica cosa che non cambia è l’immondizia. O meglio, quella cresce, ha dichiarato con amarezza.
Il caso sbarca in tv e i social si mobilitano
Il caso è stato ripreso dal Tg4 domenica 8 giugno, riportando l’attenzione sulla condizione di degrado e abbandono che colpisce non solo la signora, ma anche altri residenti del quartiere. Il servizio ha provocato reazioni immediate anche sui social: un cittadino ha rilanciato l’articolo di MonzaToday sul gruppo Facebook “Monza Info”, offrendo la propria disponibilità a formare una squadra di volontari per aiutare la signora e liberare l’area dal cumulo di rifiuti.
Silenzio dalle istituzioni, risposta dalla cittadinanza
Mentre le istituzioni restano ferme e si rimpallano le responsabilità, la rete ha fatto il primo passo. Ma resta il paradosso: in un contesto urbano avanzato come Monza, una persona anziana e invalida è costretta a dipendere dalla buona volontà dei cittadini per risolvere un problema che avrebbe dovuto essere affrontato da tempo. La speranza è che, ora che la vicenda è diventata pubblica, qualcosa finalmente si muova.

La precisazione di ALER
ALER Varese-Como-Monza Brianza-Busto Arsizio intende fornire alcune necessarie precisazioni riguardo la situazione dello stabile sito in via Pellegrini, civici 10 e 12, nel quartiere Cantalupo di Monza.
Si tratta di un condominio misto, con la presenza di unità immobiliari di proprietà privata e sette appartamenti di proprietà del Comune di Monza, concessi in gestione ad ALER in convenzione. Pertanto, l’intero fabbricato non è una “palazzina ALER”.
Nel condominio è presente un amministratore esterno, regolarmente incaricato, al quale competono per legge e prassi tutte le funzioni di gestione delle parti comuni, inclusa la rimozione di rifiuti e ingombranti. ALER, pur non essendo direttamente responsabile di tali spazi, ha sollecitato in più occasioni l’amministratore, come risulta da corrispondenza agli atti, affinché provvedesse alla bonifica dell’area cortilizia. Anche nella giornata odierna, il nostro personale ha contattato telefonicamente lo studio incaricato, ricevendo rassicurazioni circa un prossimo riscontro.
La situazione sociale del fabbricato è da tempo complessa e già in passato l’amministratore ha dovuto intervenire con azioni di pulizia straordinaria, a proprie spese o con riparto condominiale.
Per quanto riguarda il caso specifico della signora di 84 anni, si precisa che non vi è mai stato alcun contatto diretto con i nostri uffici da parte sua. Le segnalazioni sono pervenute tramite l’Associazione AS.I.A., che ha scritto in nome e per conto dell’interessata. Va inoltre evidenziato che la signora può, come già indicato, sollecitare l’amministratore e/o richiedere la convocazione di un’assemblea condominiale per affrontare e risolvere la problematica segnalata.
Come confermato anche dagli uffici comunali, è l’amministratore dello stabile a dover procedere allo sgombero dei rifiuti. Una volta individuato il responsabile dell’abbandono, sarà possibile rivalersi nei suoi confronti. In assenza di identificazione, i costi verranno ripartiti tra i proprietari sulla base dei millesimi.
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