Il pericolo dei cercatori di funghi in Brianza: leggi come evitarlo
Sicurezza, prudenza e comunicazione: come evitare tragedie nei boschi della Brianza

La stagione dei funghi è ormai entrata nel vivo, con i boschi della Brianza che si animano di appassionati alla ricerca di prelibatezze naturali. Ogni anno, però, questo momento tanto atteso porta con sé anche un lato oscuro: il rischio di incidenti, spesso gravi, a causa di distrazioni o imprudenze. La natura, per quanto affascinante, può essere insidiosa, soprattutto quando non si rispettano le giuste precauzioni.
Non è solo una questione di rispetto per l’ambiente, ma anche di sicurezza personale. Dall'uso corretto di dispositivi come i GPS alla scelta del compagno di escursione, ogni dettaglio può fare la differenza tra una passeggiata serena e una tragedia evitabile. Ecco perché è fondamentale ascoltare i consigli degli esperti e seguire alcune regole di base.
L'importanza di comunicare l'itinerario per la sicurezza dei cercatori di funghi
Quando si decide di avventurarsi alla ricerca di funghi nei boschi brianzoli, è fondamentale comunicare sempre il proprio itinerario a qualcuno. Questo semplice gesto può rivelarsi cruciale in caso di emergenza. Gli incidenti che riguardano i cercatori di funghi sono particolarmente complessi da gestire, soprattutto quando le persone sono da sole. La difficoltà principale, infatti, sta nel localizzare rapidamente chi si è perso.
Alessandro Spada, capo stazione del Soccorso alpino di Valsassina e Valvarrone, ha sottolineato come una comunicazione tempestiva e precisa possa fare la differenza. Inoltre, l'uso di sistemi di rintraccio come GPS e telefonini carichi consente ai soccorritori di arrivare sul luogo dell'incidente con maggiore rapidità. La tragedia che ha colpito un cercatore di funghi, Marco, la cui morte è stata confermata dopo il ritrovamento in un dirupo, ha messo in evidenza l'importanza di queste precauzioni.
Non andare mai da soli: la regola d'oro della sicurezza

Un altro consiglio fondamentale è di non avventurarsi mai nei boschi da soli. Andare in coppia o in gruppo è la strategia migliore per ridurre i rischi. Se si decide comunque di partire in solitaria, è essenziale non separarsi mai dal percorso prestabilito e restare a vista. La sicurezza in montagna non è mai troppa, e ogni piccolo gesto può contribuire a evitare drammatiche conseguenze.
Anche in presenza di sistemi di localizzazione avanzati, come i GPS, non bisogna dimenticare che la prudenza rimane la migliore arma. La velocità con cui si muovono i soccorritori dipende anche dalla tempestività con cui l'allarme viene dato e dalla chiarezza delle informazioni fornite.
Prevenire è meglio che curare: prudenza e allenamento sono la chiave
Infine, la sicurezza in montagna dipende molto anche dalla preparazione fisica e psicologica. È fondamentale che chi si dedica alla raccolta dei funghi abbia una buona preparazione fisica, soprattutto per quanto riguarda le escursioni in terreni difficili. Le scarpe adatte e l'equipaggiamento giusto sono elementi imprescindibili per affrontare in sicurezza qualsiasi sentiero. Ma non basta: è necessario pianificare sempre il percorso, consultare le previsioni meteo e, soprattutto, non esagerare. I funghi non sono oro, e nessuna prelibatezza vale il rischio di una tragedia.
Lunedì torna Monza una città da serie A
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