Closing Monza, voci di problemi: la posizione di Fininvest e BLV
Secondo quanto riferito dall'edizione odierna della Rosea, negli ambienti finanziari sono circolate voci su presunti rallentamenti nei pagamenti relativi al closing del Monza. L’operazione, che dovrebbe portare la Beckett Layne Ventures (BLV) ad acquisire l’80% delle quote subito e il restante 20% entro il 2026, ha un valore complessivo di 45 milioni di euro, comprensivi dei 15 milioni di debiti che il fondo newyorkese si assumerebbe.
Ad oggi, BLV avrebbe già versato 3 milioni di euro e, secondo i termini dell’intesa, mancherebbero pochi giorni per il saldo di ulteriori 27 milioni. Tuttavia, da Fininvest e dalla stessa cordata statunitense filtra tranquillità: entrambe le parti hanno smentito categoricamente qualsiasi ipotesi di stop, confermando che la procedura procede correttamente.
Investimenti Monza e futuro della società biancorossa
L’accordo siglato a luglio, dopo mesi di trattative e rilanci, ha dato il via a un “interim period” che ha mantenuto congelati gli assetti dirigenziali del club. In questo contesto, Adriano Galliani ha proseguito nella gestione operativa, affiancato dall’advisor Mauro Baldissoni, dal direttore sportivo Nicolas Burdisso e dal coordinatore tecnico Francesco Vallone.
La rivoluzione societaria potrà completarsi soltanto con il closing, che sancirà la trasformazione definitiva. In caso di uscita, Fininvest lascerebbe il Monza dopo aver investito quasi 300 milioni di euro dal 2018 a oggi, contribuendo alla storica promozione in Serie A del 2022 e alla crescita delle infrastrutture, dallo U-Power Stadium al centro sportivo Monzello.
Per Beckett Layne Ventures, guidata da Brandon Berger e Lauren Crampsie, l’acquisizione rappresenterebbe il debutto diretto in un club di calcio europeo. BLV, già attiva nel mondo dello sport e dell’intrattenimento, vanta oltre 10 miliardi di dollari investiti. Resta quindi da capire se i prossimi giorni porteranno alla definitiva conclusione dell’operazione.