A 'casa Berlusconi' scoppia il caso Pride: il sindaco dice no, gli attivisti rilanciano
Il primo cittadino di Arcore non concede il patrocinio al primo Pride locale: le associazioni confermano comunque la manifestazione del 27 settembre

Brianza Pride 2025, il Comune nega il patrocinio all’evento
La sera di lunedì 21 luglio, durante una seduta del consiglio comunale di Arcore, la maggioranza di centrodestra ha votato contro la mozione presentata dall’opposizione per chiedere il patrocinio comunale al Brianza Pride.
Secondo le dichiarazioni dei consiglieri di maggioranza, il corteo arcobaleno non sarebbe un evento realmente inclusivo, ma al contrario "divisivo", motivo per cui il Comune ha scelto di non esporre i propri simboli istituzionali.
Parole che non hanno convinto i promotori. Oscar Innaurato, presidente di BOA, ha reagito duramente:
Il Comune di Arcore non ha concesso il patrocinio al Brianza Pride dicendo che non è un evento inclusivo ma divisivo. Si tratta di una motivazione assurda, incredibile e priva di ogni fondamento che nasconde un’omolesbotransfobia istituzionale.
Innaurato ha inoltre denunciato un doppio standard:
Questa amministrazione consente di patrocinare eventi con carbonare, salamelle, risotti e selezioni di Miss Italia, ma l’unico evento a cui lo nega è sempre il Brianza Pride.
Diritti civili e politica: Arcore spaccata sull'inclusione
Nel corso del consiglio comunale, la minoranza ha cercato di evidenziare l’incoerenza della maggioranza nel concedere patrocini ad eventi non sempre universalmente condivisi, come fiere gastronomiche o selezioni di bellezza, negandolo invece a una manifestazione per i diritti.
Il consigliere del Pd Michele Calloni ha ricordato:
Nel 2022 il sindaco disse di non sentirsi di patrocinare il Pride perché alcuni temi non erano condivisi da tutti. Ma con quali criteri allora si concedono altri patrocini?
Altri esponenti della maggioranza hanno citato episodi relativi ad altri Pride, come quello di Milano, accusando la manifestazione di essere "ideologica" e di escludere alcune realtà.
Una tesi definita “velleitaria” da Innaurato, che ha ribadito l’indipendenza dell’associazione e l’assoluta distanza da dinamiche esterne:
Non si sono nemmeno presi la briga di valutare il lavoro di cesellatura fatto sul territorio. Noi continuiamo a essere indipendenti e presenti con tutte le realtà locali.
Nonostante il no al patrocinio, il corteo si farà comunque. Gli attivisti hanno alzato cartelli in aula con la scritta: "Con o senza patrocinio non ci fermerete. Tutta la Brianza al Pride ad Arcore il 27 settembre".

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