Monza e la retrocessione in B, il sindaco Pilotto non ci sta: 'Ecco cosa deve succedere ora'
Il sindaco Pilotto a 'Il Giorno' commenta lo sprofondo biancorosso: 'Dispiace, ma il progetto sportivo resta solido. Serve una ripartenza degna'
A rappresentare la città sugli spalti c’era una delegazione della Giunta comunale, guidata dal sindaco Paolo Pilotto, affiancato dal suo vice Egidio Longoni, tifoso di lungo corso, e dall’assessora allo Sport Viviana Guidetti. Nei mesi scorsi, i tre avevano anche lanciato un appello alla cittadinanza per sostenere la squadra.
Il valore dello sport per Monza
“È un grande dispiacere – ha ammesso il sindaco Pilotto, intervistato da Il Giorno, quando, sul tre a zero, la retrocessione era già certa –. I rapporti fra la città e la società sono sempre stati ottimi. E il lavoro fatto dalla società per fare funzionare bene lo stadio e il Monzello è stato serio ed enorme. Oggi infatti il Monzello è un grande esempio di cura ma anche di crescita, con 700 tesserati, con squadre maschili e femminili dai 6 anni in su”.
Un legame che va oltre i risultati
“Una storia molto bella e una relazione di naturale simpatia, dispiace perché sono prevalse altre logiche in una città che conta 240 società sportive e dove lo sport conta tantissimo”, ha aggiunto Pilotto. Il primo cittadino ha ricordato l’importanza dello sport per il nome e l’immagine della città: “Il fatto di essere stati molto in alto nel calcio, nella pallavolo, nell’hockey e nella rotellistica è stato importante per il nome della città. Uno dei miei crucci è che non riusciamo a trovare un’intesa che ci permetta di portare il nostro basket almeno in serie C, ma ci lavoreremo”
Progetti per il futuro e modelli da seguire
Alla fine dell’era targata Silvio Berlusconi, Pilotto guarda al futuro e auspica una pronta ripartenza: “Speriamo in un campionato di serie B di qualità – dice il sindaco –. Molti giocatori andranno, altri resteranno e la società dovrà decidere come muoversi. Mi auguro un campionato che, se non sul modello del Sassuolo, finito in B e oggi già certo di risalire in A, almeno rappresenti una cavalcata all’altezza del prestigio della nostra città”.
E sull’aspetto economico, Pilotto guarda oltre il Lambro: “Vediamo il Como, con una società che ha deciso di investire e ha ottenuto buoni frutti. Ciò fa il paio con l’idea che ci si fa della città”.
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