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Ci sono carriere che non si spengono al fischio finale, ma trovano nuova linfa altrove. Dopo il calcio giocato, c’è chi sceglie la panchina, chi la tv, chi un ruolo dirigenziale. Altri, invece, scoprono un’altra vocazione: quella di scovare talenti e farli crescere. È la seconda vita di tanti campioni del mondo del 2006, ognuno con la propria strada, con i ricordi che ancora brillano e con i rapporti che continuano anche lontano dal campo.

Tra questi c’è Cristian Zaccardo, oggi agente FIFA, che ha ripercorso la sua carriera e alcune esperienze personali in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Tra gli aneddoti, anche diversi episodi legati al Monza, ad Adriano Galliani e all’epoca di Silvio Berlusconi.

Galliani e Monza, il retroscena del “no” e la svolta

Nel colloquio con La Gazzetta, Zaccardo ha svelato un retroscena interessante sul periodo in cui, dopo aver smesso di giocare, stava valutando il proprio futuro nel mondo del calcio.

Se ho mai pensato di fare l'allenatore? Amo il mercato, ero indeciso se proseguire come direttore sportivo o come agente Fifa. Chiesi a Galliani di iniziare nel Monza, anche gratis, ma stavano bene così. Alla fine, ho scelto di fare l’agente.

Un passaggio che mostra come, già prima del boom biancorosso in Serie A, il campione del mondo avesse pensato di intraprendere un percorso dirigenziale proprio all’interno della società allora presieduta dallo scomparso presidente Silvio Berlusconi.

L’esperienza, però, non si concretizzò. Zaccardo spiegò di aver poi scelto la via del mercato e della ricerca di giovani promesse, una dimensione che oggi lo appassiona e che lo porta a viaggiare in tutto il mondo.

Quando Galliani si arrabbiò: “Alla fine andò come dicevo io”

Un altro passaggio significativo dell’intervista riguarda un episodio risalente al 2014, quando Zaccardo disse no al ritorno al Parma. In quell’occasione il dirigente brianzolo non la prese bene:

Al Tardini sono stato da dio, ma avevo sensazioni negative sulla società e dissi che non me la sentivo. Galliani si arrabbiò e virò su Bonaventura. Alla fine andò come dicevo io: Galliani mi disse scherzando che sarei diventato il suo agente di borsa.

Una battuta che testimonia il rapporto di stima reciproca fra i due, costruito negli anni di Milan e rimasto intatto anche dopo il ritiro di Zaccardo.

Oggi l’ex difensore si dedica con successo alla carriera da agente, ma non ha mai dimenticato il legame con chi, come Galliani e Berlusconi, ha scritto pagine fondamentali della sua carriera e della storia del calcio italiano.

Cristian Zaccardo
Cristian Zaccardo / Frame Youtube