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Malpensa sicurezza e politica

Momenti di panico questa mattina al Terminal 1 di Malpensa. Intorno alle 10, un uomo ha appiccato il fuoco a diversi bidoncini della spazzatura nell’area passeggeri e ha iniziato a colpire con un martello i monitor dei check-in. La scena, che ha terrorizzato i viaggiatori presenti, è stata rapidamente contenuta grazie all’intervento della security di Sea e di alcuni passeggeri.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polaria che hanno preso in custodia l’uomo, mentre i vigili del fuoco hanno evacuato precauzionalmente l’area per poi spegnere le fiamme e mettere in sicurezza lo scalo. Dopo l’allarme, l’operatività del terminal è tornata alla normalità, ma l’episodio ha immediatamente avuto un’eco politica.

Lombardia Lega e remigrazione

Sull’accaduto è intervenuto Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia. In una nota, il politico ha parlato di un episodio che “poteva trasformarsi in una strage” e ha chiesto un piano di “remigrazione” per clandestini e delinquenti. Corbetta ha puntato il dito contro la gestione del fenomeno migratorio e ha sollecitato la Premier Meloni ad ascoltare maggiormente le istanze del suo partito, invocando un “pugno duro” contro chi non rispetta le regole.

Secondo la Lega, episodi come quello di Malpensa confermano la necessità di una linea più severa: dalla revoca della cittadinanza a chi delinque alla tutela dei cittadini lombardi. Una presa di posizione che alimenta ulteriormente il dibattito nazionale su sicurezza e immigrazione.

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