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Seconda vittoria consecutiva dopo il “pomeriggio matto” di Cittadella, biancorossi che continuano la loro cavalcata in zona playoff e che assieme al Lecce, con 47 gol fatti hanno il miglior attacco della stagione (strano a dirlo, visti i pochi gol degli attaccanti di ruolo). Il Monza relega per 4-0 il Vicenza dell’ex mister Brocchi, continua la sua cavalcata verso il grande sogno e ritrova alcune certezze che sembravano perdute.


Stroppa deve fare  a meno degli squalificati Donati e Carlos Augusto, oltre all’indisponibile Marrone e ripropone in difesa Caldirola, Paletta e Sampirisi davanti all’insostituibile Di Gregorio. A centrocampo continua a funzionare la novità Valoti davanti alla difesa, con Mazzitelli e Ciurria a fare da mezzali; confermati Pedro Pereira e Molina sulle fasce, mentre davanti spazio a Mota e Gytkjaer, con panchina iniziale per Mancuso.


Il primo tempo vede la spinta completamente offensiva di mister Stroppa, abile a mettere in difficoltà il Vicenza: il tutto partiva dai recuperi palla della difesa biancorossa, visto che gli ospiti non sono mai stati realmente pericolosi in attacco con Cavion e Giacomelli che non hanno mai impensierito realmente Di Gregorio. Ottimo in fase di chiusura il terzetto difensivo, abile ad innescare le ripartenze in contropiede di Valoti, Mazzitelli, Molina, Ciurria e Pedro Pereira. L’esperimento di Valoti playmaker davanti alla difesa sembra funzionare, visto che è abile ad innescare i contropiedi pericolosi di Molina, Mazzitelli che hanno corso tutto il primo tempo e hanno favorito le manovre in contropiede dell’attacco biancorosso.
Il gol infatti arriva dopo appena nove minuti, con il calcio d’angolo battuto subito da Mazzitelli e Sampirisi che con un tocco fortunoso ha ribadito il pallone a rete. Si tratta del terzo gol stagionale del capitano biancorosso, che è uno di quelli che si sta prendendo la squadra sulle spalle. In zona gol si fa vedere anche Ciurria, che da mezzala riesce ad essere letale con le sue incursioni e a favorire gli inserimenti in area di Gytkjaer e Mota. La prova degli attaccanti tuttavia non è stata delle migliori: il primo fa tanto lavoro sporco, recupera un’infinità di palloni e guadagna il fallo che fa espellere il difensore vicentino De Maio, peccato che sotto porta non riesce mai ad essere letale come vorrebbe (anche se la fortuna sembra non essere completamente dalla sua parte). Il secondo invece perde troppi palloni in area volendo cercare la giocata a tutti i costi, senza tuttavia riuscire nell’intento di fare quello che vorrebbe fare. Primo tempo col Monza avanti di un gol, che però meriterebbe tutt’altro risultato.

Nella ripresa Mazzitelli infortunato (botta alla testa per lui) fa posto a Barberis, calano un po’ i ritmi ma cambia sostanzialmente poco. Visto l’andazzo Stroppa mette dentro Antov al posto di Sampirisi e il bulgaro riesce a ripagare la fiducia con una buonissima prestazione, Mancuso al posto dello spento Dany Mota, D’Alessandro e Bettella al posto di Pedro Pereira e Caldirola. Il ritorno dell’ex Spal si fa sentire, visto che è abile a saltare l’uomo e a favorire gli inserimenti facili per Mancuso e Gytkjaer. La partita è in cassaforte, il Vicenza non ne ha più e i 3 gol arrivano solamente nel finale: all’84’ Barberis trova la deviazione fortunosa in porta e firma il raddoppio mentre al novantesimo Ciurria trova la deviazione sotto porta di Pasini che fa cosi l’autogol del 3-0 e all’ultimo secondo Mancuso, innescato da Bettella, riesce a trovare la prima gioia in biancorosso con una giocata superlativa in area e un tiro che non lascia spazio al portiere vicentino Grandi. Una vittoria che ha dato morale sicuramente alla squadra biancorossa e che adesso dovrà dire la sua già da martedi prossimo al Moccagatta contro l’Alessandria. Sarà in grado Mancuso di ripetersi?