“Dopo quella telefonata era cambiato”: i dubbi sulla morte di Celeste Pin
Gloria Medina chiede rispetto e chiarezza sulla morte di Celeste Pin: “Dolore immenso, ma niente speculazioni”.

"Va bene che si svolga l’autopsia, anche noi vogliamo che si conosca la verità", ha dichiarato Gloria Medina. La donna ha però chiesto che venga rispettata la riservatezza della vita privata sua, di Celeste e della loro figlia. "Io Celeste lo amavo – ha detto – e ciò che è accaduto tra di noi lo abbiamo sempre gestito con discrezione".

Nel suo racconto, Medina ha parlato di un dolore enorme, aumentato dal clamore mediatico: “Non è giusto che ci siano intromissioni fuori luogo, si rischia solo di danneggiare la sua immagine. Firenze lo ama e così lo deve ricordare”. La donna ha aggiunto che lei e la figlia resteranno a vivere nel capoluogo toscano: “Dobbiamo poter essere serene”.
La telefonata e i giorni prima del decesso
Secondo quanto riferito dalla seconda moglie, qualcosa sarebbe cambiato in Pin dopo una telefonata ricevuta nei giorni precedenti alla sua morte. "Almeno così mi hanno detto – ha spiegato –, perché io ero in crociera con nostra figlia e non lo sentivo da qualche giorno".
Pin, rientrato a Firenze il sabato precedente, avrebbe fatto la spesa e avrebbe dovuto incontrare qualcuno tra lunedì e martedì, forse per motivi di lavoro. Secondo una testimonianza raccolta da Medina, un amico lo avrebbe visto particolarmente turbato proprio in quei momenti.
Il messaggio alla figlia e la richiesta di ulteriori accertamenti
Un elemento rilevante è rappresentato da un messaggio molto toccante inviato alla figlia lunedì. Dopo quel momento, nessuno sarebbe più riuscito a mettersi in contatto con lui. Il corpo è stato ritrovato martedì, nella sua abitazione, da Elena Fabbri e da uno dei figli, preoccupati per il silenzio dell’ex calciatore.
La prima moglie ha richiesto accertamenti approfonditi, tra cui l’esame tossicologico, il sequestro del telefono cellulare e i sigilli all’abitazione. Al momento, non sarebbero stati trovati né biglietti né messaggi d’addio, ma in casa vi sarebbero state somme di denaro in contanti.
Indagini in corso, massimo riserbo
Celeste Pin, 64 anni, aveva un passato segnato da una lunga forma di depressione, ma – secondo quanto riferito da entrambe le ex mogli – era seguito da specialisti e in cura da tempo. Proprio per questo, molti chiedono che venga fatta piena chiarezza.
L’autopsia, già disposta, potrebbe offrire risposte più precise nei prossimi giorni. Le autorità mantengono il massimo riserbo e ogni ipotesi resta al vaglio degli inquirenti.
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