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Il 7 settembre 2025 in Piazza San Pietro si è celebrata la canonizzazione di Carlo Acutis e di Pier Giorgio Frassati, proclamati santi da Papa Leone davanti a centinaia di migliaia di fedeli. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e numerose autorità politiche.

Il Pontefice, parlando ai giovani, ha ricordato che "non dobbiamo sciupare la vita, ma orientarla verso l’alto e farne un capolavoro". Parole che rievocano lo spirito dei due nuovi santi: Carlo, il “santo in jeans” che usava internet per diffondere i miracoli eucaristici, e Pier Giorgio, simbolo di impegno sociale e spirituale. Entrambi vengono indicati come modelli per le nuove generazioni, capaci di unire fede e contemporaneità.

Il messaggio di Carlo Acutis per i giovani di Monza e Brianza

Carlo Acutis, nato nel 1991 e morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, aveva vissuto tra Milano e l’Italia del Nord, lasciando un segno profondo anche in Monza e Brianza, dove è forte il legame con la sua testimonianza. Il suo motto, "Non io, ma Dio", continua a risuonare come invito a vivere la quotidianità senza sprecarla, puntando a ciò che conta davvero.

La sua canonizzazione, avvenuta insieme a quella di Frassati durante il Giubileo 2025, lo consacra come primo santo millennial, patrono dei giovani e del mondo digitale. Una figura che unisce tradizione e modernità e che, con il suo esempio, mostra come la santità sia possibile anche nell’era di smartphone e social network.

Carlo Acutis