Galliani torna al Milan? L’ipotesi clamorosa per la presidenza fa sognare i tifosi
La figura di Galliani torna d’attualità: per il Milan sarebbe più di un ritorno, una scelta d’identità

Certi amori non finiscono. E Galliani può tornare dove tutto è iniziato
Ci sono momenti in cui il calcio si trasforma in qualcosa di più di uno sport. Diventa memoria, identità, passione. Succede quando un nome richiama un’epoca, uno stile, una storia. Succede quando quel nome è Adriano Galliani.
Mercoledì spegnerà 81 candeline, eppure è più presente che mai. Qualcuno potrà dire “largo ai giovani” – vero – ma in certi ruoli serve esperienza, non anagrafe. I giovani vanno in campo e in panchina. Anche in società, ma Furlani basta e avanza. Al Milan oggi serve altro.
Serve potere e passione per riportare il Milan in alto
Il Milan ha bisogno di potere, equilibrio, esperienza. Serve passione per il calcio, ma anche per il club. E serve una guida che conosca a fondo il DNA rossonero. Adriano Galliani sarebbe il profilo ideale per raccogliere il testimone da Scaroni in un periodo delicato.
Perché sì, nel caso ipotetico, Galliani sostituirebbe Scaroni come presidente. E questo cambierebbe tutto. Significherebbe tornare a ragionare da grande club, non solo nei conti ma nelle relazioni, nella visione, nel rapporto con il tifo.
Il fallimento del nuovo stadio e l’anomalia Scaroni
Scaroni è un grande personaggio, ma col calcio giocato ha poco a che fare. Il nuovo stadio, grande progetto bandiera, al momento è un fallimento. Scaroni capisce poco di campo e ancora meno di tifosi. Un presidente che lascia lo stadio a venti minuti dalla fine per evitare il traffico non può rappresentare il Milan.
In questo periodo storico, Galliani è perfetto. Conosce il club, conosce la politica del pallone, sa parlare con chi conta. E soprattutto, ha a cuore il Milan. Davvero.
Serve una guida per dialogare con il tifo organizzato
La società prima o poi dovrà tornare a dialogare con la curva. Questo non vuol dire scendere a compromessi o piegarsi. Ma ignorare il tifo organizzato è una follia. E qui Galliani sarebbe centrale. Perché immaginarsi Scaroni o Furlani a gestire questa patata bollente è, francamente, difficile.
Ci vuole credibilità. Ci vuole storia. Ci vuole uno che il tifo lo conosce, lo rispetta e lo sa affrontare.
Il condor può fare la differenza nei palazzi

Galliani è l’uomo giusto anche per tenere i contatti con Lega Calcio, FIGC, politica. Oggi il Milan pesa poco nei palazzi. Galliani garantisce ascolto, rispetto, prestigio. È uno che non si ferma mai, viaggia, incontra, media.
Le minestre riscaldate non piacciono a nessuno. Ma oggi servono serietà e competenza. E Galliani le ha entrambe.
La canzone per Kakà, oggi colonna sonora per sé
Galliani fece firmare il secondo contratto a Kakà sulle note di "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Oggi, quella canzone potrebbe ascoltarla per sé. Perché Adriano Galliani ha giurato amore eterno al Milan, a Berlusconi, alla famiglia.
Ma Silvio non c’è più. E non tutti i figli nascono come i padri. Galliani è rimasto con la stessa forza di sempre. Un 81enne con l’energia di un sessantenne. E oggi più che mai, potrebbe essere lui a restituire al Milan tutto quello che il Milan gli ha dato.
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