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Foto: Papu Gomez Instagram Ufficiale
Foto: Papu Gomez Instagram Ufficiale

Le vecchie regole, non scritte ma trasmesse dalle parole di chi ha vissuto e vive il mondo del calcio da lungo tempo: “Affrontare una squadra reduce da due vittorie consecutive con Juventus e Inter può essere un vantaggio, perché tale squadra può godere di quelle certezze che eccedono i propri limiti”. Mai come questa volta le parole sagge di chi ha i capelli grigi hanno disegnato in anticipo una situazione reale. Il Monza sbanca dunque il Mapei Stadium e conquista quel primo successo esterno stagionale che lo catapulta in pieno centroclassifica.   

Nove punti nelle prime sette giornate, con un calendario decisamente irto di ostacoli, sono un bottino di grande rispetto per una squadra che, nemmeno un mese fa, qualcuno dava per già retrocessa o quasi. Paradossalmente, lo scetticismo maggiore era proprio figlio di quella frangia di tifosi locali che non sono mai soddisfatti e non si ricordano di dove era il Monza fino a qualche anno fa… Quel gruppo di criticoni a prescindere, più da salotto che da stadio, che all’improvviso si ritrova zittito e, al momento, totalmente desaparecido.

A livello di prestazione, il secondo tempo della gara in casa del Sassuolo costituisce il punto più alto a cui il Monza ha saputo gradualmente arrivare dopo questo inizio di stagione non facile. Perché la squadra di Palladino ha mostrato di saper restare compatta dopo un primo tempo sofferto, in cui ha primeggiato uno dei tre protagonisti del match in maglia biancorossa: Michele Di Gregorio. Per poi evidenziare nella ripresa un cambio di passo fisico e soprattutto mentale, con il Sassuolo che è sembrato poter capitolare in più di una circostanza. E qui va dato il giusto merito a Palladino (il secondo grande protagonista), che ha sferzato i suoi nell’intervallo, correggendo la rotta e infondendo fiducia.  

Poiché poco o nulla avviene per puro caso, è stata poi la volta del terzo protagonista della serata a entrare in scena: Lorenzo Colombo. La sua prima parte di gara non era stata granché, ma l’azione del gol vincente è un piccolo capolavoro di caparbietà, forza fisica e abilità tecnica che lo ripagano abbondantemente. Ho scritto che nulla avviene casualmente perché la crescita del ragazzo di Vimercate in queste prime quattro partite è stata costante, sebbene non appariscente. E’ vero che da un centravanti ci si aspetta i gol, ma è altrettanto vero che il contributo di Colombo alla squadra non è mai mancato, sotto forma di movimenti, spazi creati, sponde e capacità di far salire la squadra.

Ora sguardo alla Salernitana, sfida difficilissima. Ci vorrà testa e gamba, in rigoroso ordine di importanza. Non sarà infatti facile affrontare una formazione reduce dalla batosta interna con l’Inter nel turno precedente. Il successo con il Sassuolo va subito messo alle spalle. Perché, come detto all’inizio, l’eccesso di sicurezza è sempre pericoloso.  Paolo Corbetta