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Metropolitana M5
Metropolitana M5

La metropolitana a Monza non c’è ancora, ma c’è già chi immagina come sarà.
Mentre si attende il via libera definitivo ai lavori della linea lilla M5, qualcuno ha deciso di guardare avanti, provando a dare una “storicità” alle future sette fermate che, un giorno, raggiungeranno il polo istituzionale cittadino.
Un’idea che intreccia trasporti e identità, e che – se approvata – potrebbe trasformare la metro monzese in un percorso culturale sotterraneo unico nel suo genere.


Monza M5: i nomi storici proposti per le sette fermate

La proposta arriva da Martina Sassoli, capogruppo in consiglio comunale di Noi Moderati, da anni una delle voci più attive a favore dell’arrivo della metropolitana in città.
Durante l’ultima seduta del consiglio, la consigliera ha presentato una mozione per chiedere all’aula di scegliere nomi simbolici per le sette future fermate monzesi.
Non numeri, non sigle, ma nomi di uomini e donne che hanno reso Monza famosa nel mondo.

Con questo progetto – ha spiegato Sassoli – vogliamo che ogni stazione diventi un luogo di racconto, un punto d’incontro tra la città e la sua storia. Immaginare fermate come San Gerardo dei Tintori, Enzo Ferrari, la Monaca di Monza o Teodolinda significa legare la mobilità del futuro alla memoria e al carattere della nostra città”.

Sarà dunque il consiglio comunale a decidere se approvare la mozione durante il prossimo Question Time.
Un’iniziativa che, se accolta, permetterebbe a Monza di diventare la prima città italiana a trasformare la metro in un museo diffuso, unendo mobilità, cultura e orgoglio locale.


Un primato tutto monzese: la metropolitana come percorso culturale

Monza ha l’occasione di essere la prima città in Italia a rendere la propria metropolitana anche un percorso culturale ed educativo – ha ribadito Sassoli –.
L’obiettivo è fare della M5 non solo una linea di collegamento con Milano, ma un simbolo vivo dell’identità e dell’evoluzione della città”.
La proposta, che prende ispirazione dai modelli di Parigi e Londra, dove alcune stazioni ricordano personaggi e luoghi storici, punta a creare un legame emotivo tra cittadini e infrastrutture.


Quando arriverà la metro a Monza

Sul fronte pratico, però, la domanda resta la stessa: quando arriverà davvero la metro a Monza?
Il primo passo sarà l’avvio del bando e poi del cantiere, che da anni slitta di mese in mese.

Metro
Linea Metropolitana M5


L’associazione HQMonza ha recentemente rilanciato l’attenzione sul tema con una serie di video ironici e provocatori, in cui personaggi storici monzesi invitano a “sbrigarsi”.

Secondo una fonte citata da MonzaToday, i decreti ministeriali che sbloccheranno l’iter dovrebbero essere pubblicati nella prima settimana di novembre.
E le risorse economiche, assicurano dal Comune, ci sono tutte.
A dispetto delle voci di un buco da 100 milioni di euro, ne mancano solo 3 milioni, una cifra recuperabile senza difficoltà”, spiega la fonte.


Sette fermate, sette storie da raccontare

Nonostante il ritardo del progetto, il dibattito sui nomi delle sette fermate è già un modo per sentirla più vicina.
Un segno che la città vuole credere nella sua metropolitana “storica”, pronta – un giorno – a raccontare sette storie monzesi sotto terra, tra santi, regine, motori e letteratura.