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La guardia di finanza ha fatto visita questa mattina nella sede dell'Hellas Verona. E' quanto divulgato dall'Ansa, in merito ad un'indagine su presunte sponsorizzazioni ottenute attraverso fatture false, emesse da una società "cartiera" con sede a Modena e iscritte a bilancio per abbattere i costi.

L'inchiesta, denominata “Operazione Cyrano”, diretta dalla Procura di Reggio Emilia e condotta da guardia di finanza e polizia di Stato, coinvolgerebbe 26 persone, indagate a vario titolo e 22 società coinvolte, tre di queste sportive. 

Stando agli accertamenti dagli inquirenti, si tratta di una presunta maxi frode fiscale da 10 milioni di euro. Tra gli indagati ci sarebbe anche il patron dell'Hellas Maurizio Setti, a cui sarebbe giunto un avviso di garanzia.

Non si è fatto attendere il comunicato della società:

Verona - Hellas Verona FC precisa che:

la Guardia di Finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona.

Non è stata effettuata alcuna perquisizione né nella sede né altrove.

Il Club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili relative ai rapporti con detta società, che consistono nella ricezione di sole tre fatture relative al periodo di imposta di quattro anni fa e comunque di modesto importo.

La contestazione, si specifica ulteriormente in corso di verifica, potrebbe equivalere a circa 50.000 euro.

In ogni caso, si smentisce in maniera categorica che l’oggetto dei documenti fiscali richiesti attenga a contratti di sponsorizzazione, argomento di cui nessuno ha mai parlato.