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A 5 giornate dalla fine e dopo lo scivolone casalingo con il Gubbio, i ragazzi di Mister Brocchi si preparano a una trasferta, a due passi da casa, contro la Giana Erminio. Dopo il cambio allenatore e un campionato al di sotto delle aspettative, i ragazzi di Maspero hanno bisogno di punti: la classifica è molto corta se si pensa che la seconda metà della classifica è concentrata in soli 5 punti, tutto è ancora aperto e non vi è nulla di certo, nemmeno la salvezza canonica a 40 punti. Per i ragazzi di Mister Brocchi il discorso è diverso, ma non per questo meno importante: raggiungere la capolista ormai è impossibile ma 6 sono le lunghezze da recuperare alla Triestina e ciò può essere alla portata dei biancorossi. Arrivare secondi comporterebbe disputare i playoff con meno partite e più possibilità di andare avanti, tentando un'impresa ardua ma non impossibile. Vedremo se, visti anche i numerosi tifosi biancorossi presenti allo stadio oggi, questo si potrà concretizzare o meno a partire. In occasione del derby, abbiamo intervistato con molto piacere un nostro collaboratore, Luca Viscardi, giornalista di Monza-news e telecronista della Giana ormai da diversi anni per Elevensport.



Luca come sei approdato a fare le telecronache per la Giana in collaborazione con Elevensport?



Lavoravo e collaboravo già con Monza-News, quando Elevensport (che allora era Sportube) ha comprato i diritti per trasmettere il campionato di Serie C e cercava telecronisti: io ho mandato la mia candidatura indicando come priorità chiaramente il Monza. Dal momento che era già stata trovata la figura che ricoprisse quel ruolo, mi hanno proposto di seguire la Giana Erminio ed io ho accettato. Era la prima esperienza tra i professionisti e una possibilità per me di fare qualcosa di molto stimolante, oltre chiaramente a Monza-news. Ho iniziato con entusiasmo, sono andato bene e adesso sono quasi 5 anni che lavoro per loro.



Che idea ti sei fatto del girone di quest'anno?



Rispetto ai tre è l'unico che ha avuto pochi scossoni "extra-campo"quindi risulta essere il più difficile e il più competitivo. Se si guarda la classifica si può vedere come tante squadre siano raggruppate veramente in pochissimi punti al punto che qualcuno con 40 punti potrebbe retrocedere ugualmente e non ottenere la canonica salvezza.Questo fatto lascia un po' di amarezza perché alcune squadre potrebbero sentirsi penalizzate per come sono andate le cose, detto questo, è tutto apertissimo e sarà una battaglia fino all'ultimo. Direi che è tutto molto imprevedibile, soprattutto ai piani bassi.



C'è qualche squadra che ti ha colpito in positivo o in negativo?



Personalmente sono rimasto colpito positivamente dall"Imolese perché la società ha saputo di disputare il campionato di Serie C più tardi rispetto agli altri e, come si può vedere, stanno facendo un campionato eccezionale. La squadra gioca un calcio propositivo, offensivo e bello da vedere, insomma una bella sorpresa per tutti e credo di poter tranquillamente dire che arriveranno fino in fondo per le prime quattro posizioni della classifica. Una squadra che invece mi ha un po' deluso è la Ternana perché, rispetto alle ambizioni e alla rosa, ora rischia i playout. Io credevo, come forse lo credevano tutti,  che si sarebbe giocata i primi posti insieme alla Feralpi, alla Triestina e al Pordenone, invece è partita bene poi è stata penalizzata tantissimo dai recuperi da fare con spesso più partite ravvicinate e, per questo, ha pagato dazio. Non deve essere bello cambiare obiettivo in corsa e preoccuparsi piu dei playout che dei playoff.



A poche giornate dalla fine, che considerazioni ti senti di fare sulla stagione disputata dalla Giana?



Sicuramente il loro campionato è a due facce: anche se gli obiettivi stagionali sono stati rivisti rispetto agli scorsi anni, il girone di andata è andato l di sotto delle aspettative. L'obiettivo, già in estate, non era quello di qualificarsi per i playoff ma raggiungere la salvezza, a gennaio poi la squadra è stata rifondata e, con l'arrivo di Albè prima e di  Maspero poi, nel girone di ritorno l'andamento è cambiato. La classifica  paga una prima parte di campionato insufficiente dal punto di vista dei risultati. La colpa? Non è giusto darla solo all'allenatore o ai giocatori perché è tutto un insieme di fattori. Sicuramente non è la Giana dello scorso anno e l'obiettivo ora resta evitare la retrocessione diretta e cercare di uscire dalla zona playout.



Passiamo al Monza: secondo te, cosa è cambiato dal 19 gennaio? 



Tutto. Sono cambiati gli interpreti, gli obiettivi, sono cambiate le ambizioni e le aspettative. Quella che vediamo ora è proprio un'altra squadra sotto tutti i punti di vista ed è difficile gestire un cambiamento così profondo a campionato in corso, modificando una squadra che ha portato risultati eccellenti lo scorso anno. Da gennaio sta disputando un vero e proprio altro campionato, è un altro Monza ma cambiare le aspettative in corsa è ancora più difficile. Cercare di raggiungere un obiettivo cosi importante come la Serie B in corsa è arduo perché significa cercare dei risultati importanti in breve tempo e, in questo girone poi, è ancora più impegnativo. A gennaio sono arrivati quei giocatori di qualità ed esperienza che, in partite da dentro o fuori, posso fare sicuramente la differenza. Staremo a vedere cosa accadrà da qui a maggio.



Che partita ti aspetti di vedere oggi?



Penso che giocheranno due squadre con un modulo molto offensivo, entrambi gli allenatori inseriranno un trequartista dietro le punte. Siamo nella proverbiale situazione in cui un punto, secondo me, non serve a nessuno. Sicuramente la Giana non sta rendendo in casa e sta facendo molta fatica: ha vinto poche partite a Gorgonzola e forse la differenza potrebbero farla quei 5 giocatori che fino a poco tempo fa indossavano la casacca biancorossa. Quando si è un ex e si incontra la ex squadra si cerca sempre di mettere un impegno extra, per ottenere una sorta di rivincita e questo potrebbe giocare a loro favore. Alla Giana servono 3 punti, come servono al Monza chiaramente per cui mi aspetto una partita aperta, spettacolare e che possa finire con tanti gol. 



Marta Nava