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In un'epoca in cui l'innovazione si intreccia con la sostenibilità, Monza emerge come un modello di riferimento. L'assessore Giada Turato, con uno sguardo lungimirante, ha introdotto una tecnologia rivoluzionaria per nutrire la vita degli alberi urbani, simboli di un ecosistema in ripresa.

Baluardo contro le avversità

Giada Turato
Giada Turato

La novità? Una rete biodegradabile che avvolge le radici degli alberi neonati, un abbraccio di PLA e cellulosa che si dissolve nel tempo, ma che per 5-10 anni sarà il baluardo contro le avversità, permettendo alle piante di affondare le radici nel tessuto urbano.

"Non è sufficiente seminare vita con nuovi alberi; è imperativo curarla con metodi all'avanguardia", afferma Turato, sottolineando l'importanza di un approccio olistico alla cura del verde.

Un progetto ambizioso

Questa rete, apparentemente semplice, è in realtà una custode silenziosa, che regola il flusso vitale di acqua e ossigeno, assicurando che gli alberi non solo sopravvivano ma prosperino, specialmente nei delicati momenti successivi al loro impianto. Monza, quindi, non solo pianta il futuro ma lo coltiva con cura, in una simbiosi perfetta tra uomo e natura.

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