Coni accoglie il ricorso di Criscitiello: squalifica da rivedere, il motivo
Il presidente della Folgore Caratese vince al Collegio di Garanzia

La vicenda trae origine da un incontro particolarmente teso tra la Folgore Caratese e il Club Milano, svoltosi a dicembre 2024. Secondo il referto dell’arbitro Wael Abu Ruqa, della sezione di Roma 2, Criscitiello avrebbe compiuto una serie di azioni scorrette. Al termine del primo tempo, il presidente avrebbe fatto ingresso non autorizzato sul terreno di gioco, rivolgendo al direttore di gara espressioni offensive e discriminatorie, con riferimenti denigratori legati a motivi di razza. Inoltre, avrebbe inseguito l’arbitro fino allo spogliatoio, tentando di farlo cadere e colpendo la porta con tre pugni, accompagnati da gesti intimidatori. A fine partita, Criscitiello avrebbe compiuto gesti ulteriori, sputando su alcuni calciatori avversari e usando espressioni offensive, che avrebbero scatenato una rissa tra i tesserati delle due squadre.
La posizione della Folgore Caratese e il ricorso al Coni

La Folgore Caratese ha contestato fin da subito la veridicità del rapporto arbitrale, sostenendo che non rappresentasse in modo accurato quanto accaduto durante e dopo la partita. La società aveva già ottenuto un primo successo con l’accoglimento del proprio ricorso al Coni, e la decisione del 16 aprile ha segnato un ulteriore passo avanti per Criscitiello. Il Collegio di Garanzia ha ritenuto che le accuse mosse al presidente meritassero un riesame, accogliendo l’istanza e disponendo il rinvio alla Corte Sportiva di Appello della Figc per una nuova pronuncia. La società ha sottolineato come il referto dell’arbitro non abbia descritto con chiarezza i fatti, aprendo la strada a una possibile revisione della sanzione.
Le reazioni di Criscitiello: possibili azioni legali
Dopo la pronuncia favorevole del Coni, Michele Criscitiello ha espresso soddisfazione per l’esito del ricorso, ma ha anche manifestato l’intenzione di valutare ulteriori passi. Il presidente della Folgore Caratese ha dichiarato di riservarsi la possibilità di intraprendere azioni giudiziarie contro chi ha riportato circostanze ritenute inesatte o alterate, lasciando intendere che la vicenda potrebbe avere sviluppi anche al di fuori dell’ambito sportivo. La decisione del Coni rappresenta per Criscitiello un’importante vittoria, che potrebbe ridimensionare significativamente la squalifica e restituire piena operatività al presidente nel suo ruolo.
Un caso che torna alla Corte Sportiva di Appello
Con il rinvio alla Corte Sportiva di Appello della Figc, il caso Criscitiello rimane aperto, in attesa di una nuova valutazione che tenga conto delle osservazioni del Collegio di Garanzia. La vicenda, che ha suscitato attenzione per la gravità delle accuse e la notorietà del protagonista, continua a tenere banco nel panorama sportivo brianzolo, con la Folgore Caratese determinata a difendere la propria posizione e quella del suo presidente.