“Basta auto nel Parco!” Ciclisti in rivolta: la richiesta che può cambiare tutto
Aumentano i furbetti del volante nel Parco di Monza. I ciclisti chiedono una Ztl con telecamere e precedenza alle bici.
Il Parco di Monza torna al centro delle polemiche.
Nelle ultime settimane, i ciclisti che percorrono quotidianamente viale Cavriga denunciano un aumento vertiginoso delle auto che violano il divieto d’accesso nel cuore del polmone verde brianzolo.
“Avanti così non si può più andare – spiegano i frequentatori abituali del parco –. Gli automobilisti che se ne approfittano sono sempre di più, e i passaggi fuori orario ormai sono all’ordine del giorno”.
Da qui la proposta: trasformare Viale Cavriga in una vera e propria Ztl, controllata da telecamere e con limiti di velocità più severi per tutelare pedoni e ciclisti.
Un viale lungo due chilometri che divide il parco in due
Viale Cavriga attraversa longitudinalmente il Parco di Monza, collegando la Porta Monza, vicino alla Villa Reale, alla Porta di Villasanta.
Lungo poco più di due chilometri, il viale è una delle arterie più frequentate del parco e uno snodo fondamentale tra i comuni limitrofi.
Attualmente, il transito veicolare è limitato e regolato da orari precisi:
nei giorni feriali è consentito solo dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19:30;
nei fine settimana e festivi, la circolazione è vietata.
Ma, secondo i ciclisti, le transenne bianche e rosse non bastano: troppe auto continuano a entrare anche quando non dovrebbero, e alcune lo farebbero a velocità sostenuta, mettendo a rischio la sicurezza di chi percorre il viale in bicicletta.
La proposta di Monza in Bici: “Telecamere e priorità alle bici”

A sostenere la proposta è Saveria Fontana, presidente dell’associazione Monza in Bici.
“L’ideale sarebbe chiudere completamente viale Cavriga nei tre mesi estivi – giugno, luglio e agosto – e introdurre telecamere per controllare gli accessi”, spiega.
Fontana propone anche di trasformare il viale in una strada ciclabile a 30 km/h, con precedenza alle bici nelle ore in cui resta aperto al traffico.
Un’idea che, secondo molti cittadini, andrebbe nella direzione del Piano urbano della mobilità sostenibile, già orientato a introdurre Zone 30 nei quartieri Triante e Libertà.
La replica del Comune: “Deciderà il Consorzio del Parco”
Sul tema interviene anche Irene Zappalà, assessora alla Viabilità del Comune di Monza.
“La competenza su viale Cavriga – chiarisce – spetta al Consorzio Villa Reale e Parco.
Proprio in queste ore porterò la questione al tavolo con loro, per valutare possibili soluzioni condivise. Non voglio creare incidenti diplomatici, ma serve chiarezza su chi possa decidere eventuali modifiche”.
In attesa di risposte ufficiali, la battaglia dei ciclisti continua.
E il futuro di viale Cavriga potrebbe presto diventare un nuovo terreno di confronto tra mobilità sostenibile e traffico urbano.



