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Doverosa introduzione con quello che recita l'articolo 3 della legge di ratifica, come da dossier ufficiale della Camera dei Deputati. “Per i frontalieri rientranti nella fascia dei 20 km dal confine, si passa da un’imposizione fiscale esclusiva in Svizzera ad una tassazione concorrente, in base alla quale il reddito è imponibile nel Paese di svolgimento dell’attività lavorativa (Svizzera) entro il limite dell’80% di quanto dovuto nello stesso Paese in base alle imposte sui redditi delle persone fisiche (incluse le imposte locali). Il Paese di residenza (Italia) applica poi le proprie imposte sui redditi (con una soglia di esenzione di 10.000 euro) ed elimina la doppia imposizione relativamente alle imposte prelevate nell’altro Stato mediante l’applicazione del credito per imposte estere”.

Matteo Piuri, sindaco di Misinto, ha preso la palla al balzo, chiedendo di misurare quanto disti effettivamente il suo comune dal confine. A stimolarlo un suo cittadino residente, probabilmente conscio di questo articolo e molto attento al contachilometri. Risultato? Partita la richiesta verso l'Istituto Geografico Militare di Firenze, unico organo in Italia a poter ufficializzare le misurazioni delle distanze geografiche. 

Risposta? Misinto è abbondantemente dentro i 20 km dal confine, di conseguenza può rientrare negli accordi di cui sopra, con i lavoratori che pagheranno, quindi, meno tasse e i comuni di residenza che si ritroveranno più ricchi, avendo diritto a una quota della tassazione riservata ai frontalieri. 

La decisione presa da Matteo Piuri farà “giurisprudenza” anche per i comuni limitrofi?