Imbersago, sale sul traghetto e si lancia nel fiume: la scena è da film
Attimi di paura a Imbersago: una ragazza si lancia nel fiume dopo essere salita sul traghetto senza pagare. Fermata dai carabinieri, è sotto osservazione.

Traghetto e panico: una scena allucinante sul fiume
È tutto vero. Martedì 29 luglio, intorno alle 18:40, una ragazza in auto si è lanciata a tutta velocità sul traghetto di Imbersago, lasciando senza parole chi era presente. A raccontare tutto è Paolo, traghettatore volontario della Pro Loco: “Stavo abbassando la sbarra per la traversata, quando l’auto è piombata a grande velocità sul barcone. Ha frenato all’ultimo, fermandosi a pochi centimetri dalla sponda opposta”.
Dall’auto è scesa una giovane donna visibilmente agitata. I passeggeri già a bordo, spaventati dalla situazione, sono scesi. Il traghettatore le ha chiesto la cifra prevista per l’attraversamento: 3 euro e 50. Ma la ragazza ha risposto di non avere soldi.
Il gesto clamoroso: prende il salvagente e si butta
Dopo un breve scambio di parole, la ragazza è risalita in auto, poi è scesa di nuovo. Si è diretta verso il salvagente di bordo, se l’è messo alla vita, e senza dire una parola si è lanciata nel fiume. Un gesto inatteso, carico di tensione e incredulità. Paolo ha chiamato subito i soccorritori, mentre i presenti si sono avvicinati all’argine senza sapere come reagire.
Per fortuna, la corrente ha spinto la ragazza verso la riva lecchese, qualche decina di metri più a sud, nei pressi di Paderno. Lì è riuscita ad aggrapparsi e risalire.
L’inseguimento e il fermo: il finale tra paura e sollievo
Una volta raggiunta la riva, la giovane ha tolto il salvagente e ha provato a darsi alla fuga. Ma è stata fermata poco dopo da un ciclista di passaggio sull’alzaia, che ha impedito che si allontanasse. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri, che l’hanno accompagnata all’ambulanza. I sanitari hanno preso in carico la ragazza in codice giallo, per accertamenti sullo stato psicofisico.

A intervenire sul posto anche il sindaco di Imbersago, Fabio Vergani, che ha ringraziato i presenti per il sangue freddo e il pronto intervento. “Una scena surreale – ha commentato – ma fortunatamente senza gravi conseguenze”.
Domande aperte e riflessioni: cosa spinge a un gesto così?
Resta l’inquietudine. Cosa ha spinto la ragazza a un gesto simile? Una provocazione? Una forma di protesta? Un disagio più profondo? Gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica completa e raccogliendo testimonianze. Non si esclude alcuna pista, nemmeno quella legata a problemi di tipo psicologico o sociale.
Nel frattempo, la comunità si interroga. In un luogo simbolo della lentezza e della bellezza lombarda come Imbersago, teatro di tranquillità e turismo familiare, questo episodio scuote le coscienze.
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