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Le scritte, realizzate con una vernice blu particolarmente aggressiva, contenevano messaggi di dissenso verso l’Italian Raid Commando, una competizione internazionale di esercitazioni militari che si è tenuta in Brianza lo scorso fine settimana, culminata con una parata domenica mattina nel centro di Monza. Le frasi, cariche di rabbia e dirette contro le forze dell’ordine, hanno deturpato i muri dell’Arengario e di altri edifici storici, trasformando il cuore della città in una tela di protesta. Il sindaco Pilotto ha evidenziato come la natura della vernice renda la rimozione un’operazione delicata, non risolvibile in tempi brevi, suscitando dibattito tra i consiglieri comunali.

L’intervento dei tecnici: una sfida complessa

arengario

Fin dalla mattina di sabato, i tecnici comunali hanno avviato le operazioni di pulizia, proseguite anche nella giornata di lunedì. Il processo si sta rivelando laborioso a causa della vernice utilizzata, che richiede interventi mirati per evitare danni ai materiali storici. Pilotto ha spiegato che i primi risultati sono incoraggianti, ma si sta cercando di evitare la sabbiatura, una tecnica che potrebbe compromettere l’integrità delle superfici. L’impegno per restituire l’Arengario al suo splendore è stato condiviso da più voci in consiglio, con i consiglieri Massimiliano Longo (Forza Italia), Tullio Parrella (Azione) e Andrea Arbizzoni (Fratelli d’Italia) che hanno unanimemente condannato l’atto vandalico, definito un’offesa alla città e ai suoi simboli.

Il Monumento ai caduti: un altro caso di degrado

Parallelamente, il consiglio comunale ha affrontato la questione del Monumento ai caduti, danneggiato da un ulteriore episodio di vandalismo. Una lastra di marmo, incisa con i nomi dei giovani militari caduti in guerra, è andata in frantumi, e i lavori di ripristino sono già iniziati. Pilotto ha precisato che il danno è stato aggravato da anni di infiltrazioni d’acqua e pressioni sulle lastre, ma ha respinto le accuse di trascuratezza, sottolineando l’impossibilità di presidiare costantemente il sito. “Nessuno è distratto,” ha dichiarato, evidenziando l’impegno dell’amministrazione per affrontare il problema, pur riconoscendo la complessità dell’intervento.

Le critiche di Longo: “Un problema cronico”

Il consigliere Massimiliano Longo ha portato in aula una prospettiva critica, denunciando una situazione di degrado che si protrae da anni. Longo ha ricordato di aver segnalato ad aprile un altro atto vandalico contro una lastra di bronzo del Monumento, rimasta danneggiata per settimane senza interventi tempestivi. Ha inoltre puntato il dito contro l’uso improprio del sito, spesso trasformato in “palestra, alcova o ristorante” da cittadini incuranti, con genitori che permettono ai figli di arrampicarsi sulle strutture. Per Longo, le risorse spese per progetti come la siepe attorno al Monumento avrebbero potuto essere destinate alla sua manutenzione, evitando il deterioramento delle lastre marmoree causato da continue sollecitazioni.